Aggiunta di alcol
Al termine della fermentazione, si può aggiungere alcol al prodotto ancora in vasca, in modo da stabilizzarlo e modificarne l’aspetto organolettico in base allo stile di sake che si vuole ottenere.
L’alcol aggiunto (jozo-arukooru, 造アルコール) è ottenuto dalla distillazione di cereali o melassa ed è mediamente ad una gradazione del 30%.
Nella produzione di junmai-shu (純米酒), questo passaggio è vietato, mentre è normalmente utilizzato nella produzione di tutti gli altri tipi di sake (detti tecnicamente aruten, アル添, termine che però non compare normalmente in etichetta).
Pressatura
A fine fermentazione, nella vasca del moromi ci sono due componenti: uno solido detto kasu (粕), sul fondo della vasca, costituito dagli avanzi del riso che non si è dissolto in fermentazione; l’altro liquido, un surnatante che è a tutti gli effetti sake, già bevibile anche se un po’ “grezzo” e torbido.
Il sake viene quindi normalmente sottoposto a pressatura (in modo da “spremere” il kasu).
Tradizionalmente si filtra con un metodo detto fukurozuri (袋吊り), eseguito grazie alla forza di gravità attraverso sacchi di cotone riempiti di “mosto” e appesi, in modo che la parte liquida possa colare attraverso la tela senza che venga applicata una forza meccanica.
In tempi moderni, si è passati alla pressatura meccanica (moromi-shiboriki, 諸味搾り器), prima usando una pressa verticale (fune, 槽) e, al giorno d’oggi, soprattutto a macchinari automatizzati detti assaku-ki (圧搾器).