Vanessa: Ciao Federico! Vorrei cominciare parlando di un fatto che mi ha colpito molto parlando con esperti di spirits e bartender americani e che ho riscontrato anche viaggiando a New York e San Francisco: c’è un’attenzione molto maggiore, quasi patologica mi viene da dire, per il conteggio delle calorie nei cocktail e quindi molti consumatori americani tendono a privilegiare cocktail poco alcolici e a basso contenuto calorico. Cosa ne pensi?
Federico: Questa tendenza l’ho riscontrata soprattutto in California. New York è più modaiola e danno importanza al packaging; è un approccio molto diverso da quello californiano dove vogliono sapere sempre la percentuale di zucchero e se si fa uso di coloranti e conservanti.
Ogni zona dell’America è differente, per esempio ho visto che invece negli stati centrali, in Texas, nel Michigan c’è più attenzione per i prodotti a km 0, soprattutto per quel che concerne il cibo. C’è attenzione anche nel beverage alle calorie, ma in Texas troviamo consumatori che vogliono bere bene, ma non così pignoli come in California, dove pensa che mi hanno addirittura chiesto a quale altitudine sono coltivate le botaniche che utilizzo!