Shaker
Alcuni cocktail (non il Martini!) devono essere shakerati, cioè gli ingredienti vengono posti all’interno di uno shaker (con o senza ghiaccio, ma questo lo vedremo in un altro episodio), cioè un contenitore con una copertura ermetica che può essere agitato senza rischiare di versare il liquido all’interno. Esistono tre tipi di shaker:
Cobbler / shaker tradizionale / continentale: è formato da tre parti, di solito in acciaio inox. La parte inferiore dove vengono posti gli ingredienti; quella superiore formata da una specie di coperchio con un beccuccio forato al centro che serve come filtro quando gli ingredienti vengono versati nel bicchiere; il tappo per chiudere il beccuccio per non far uscire il liquido mentre si agita il cocktail.
Boston: è formato da una parte inferiore come quella del Cobbler e da una parte superiore di diametro leggermente inferiore in modo da poterle unire e chiudere lo shaker così che non esca il liquido quando viene agitato. E’ utile per fare 3 o 4 porzioni alla volta. Non avendo il coperchio bisogna usare uno strainer per filtrare (vedi definizione sotto).
Shaker francese: poco usato anche perché poco pratico, è uguale al cobbler, ma ha un unico foro al centro, constringendo all’utilizzo dello strainer o di un colino.
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