Come scegliere il muddler?
Per quel che riguarda il materiale del muddler, lo si trova in acciaio, plastica o legno. Quest’ultimo era in voda tempo fa perché elegante e resistente, ma richiede molta cura nella manutenzione e pulizia e soprattutto attenzione perché rischia di essere meno igienico rispetto ai primi due. Per quel che riguarda la forma per un uso casalingo piatto o arrotondato cambia poco. Se volete schiacciare soprattutto spezie potrebbe essere preferibile quello con la parte dentata perché più adatto.
Come utilizzare correttamente il muddler?
L’errore più comune nell’uso del muddler è quello di ridurre in poltiglia gli ingredienti del cocktail. Quello che si vuole fare assomiglia più all’accarezzare delicatamente gli ingredienti per liberarne l’essenza, non distruggerli. Per esempio in un mojito se si spappolano le foglie di menta si libera un sapore erbaceo amaro e spiacevole, quindi l’ideale è batterle delicatamente per sprigionare solo il profumo e il sapore fresco che vogliamo ottenere. Ciò vale praticamente per tutte le erbe e le foglie, ma anche per le spezie. Della frutta invece vogliamo estrarne il succo solitamente.
Che la preparazione avvenga direttamente nel bicchiere o sul fondo dello shaker, la tecnica base è la stessa: Premere delicatamente verso il basso con il muddler e fargli fare un mezzo giro. Ripetere dalle quattro alle sei volte fino ad aver raggiunto l’obiettivo che, ricordiamolo, non è mai creare una poltiglia.
Altri consigli che possiamo dare sono questi: non usare il muddler in bicchieri, shaker o altro di plastica perché rischiate di romperli; non mettere mai il ghiaccio prima di aver usato il muddler (va sempre aggiunto successivamente, sia che si stia preparando un cocktail direttamente nel bicchiere sia se si sta usando lo shaker); ricorda che il più delle volte il fine è mischiare alcuni ingredienti particolari, non frullare tutto assieme.