Curiosità
Il master distiller Nikolas Fordham, oggi sostituito dalla Dott.ssa Anne Brock, ha girato il mondo con il Master Botanical Ivano Tonutti in cerca di nuove erbe aromatiche, spezie e frutta che potessero unirsi armoniosamente alla ricetta originale del 1761 e ha scelto buccia di bergamotto calabrese essiccata e semi dell’ibisco dell’Ecuador, che rendono Star of Bombay un po’ più forte e speziato rispetto a Bombay Sapphire. Anche il rallentamento del processo di infusione a vapore aiuta ad arricchire di aromi questo gin.
Star of Bombay è il primo della speciale collezione Bombay ad essere creato a Laverstoke Mill, la distilleria e sede del brand aperta a ottobre 2014 destinata alla produzione di Bombay Sapphire e alla sua degustazione.
La bottiglia di Star of Bombay rispecchia ancor di più la pietra preziosa a cui tutto il brand prende ispirazione e al quale questo gin deve il suo nome: il famoso zaffiro di 182 carati proveniente dallo Sri Lanka (isola di Ceylon) denominato appunto Star of Bombay. E’ famoso per essere uno degli zaffiri a stella più larghi e per essere più luminoso delle altre gemme. La pietra è esposta allo Smithsonian's National Museum of Natural History.
Produzione
Il Bombay Sapphire si distingue grazie all’Infusione a Vapore effettuata con alambicchi Carterhead. Durante il processo di distillazione il vapore dello spirito passa attraverso un basket in cime alla colonna e viene delicatamente infuso con il sapore aromatico delle botaniche. Alla fine il gin viene mischiato con acqua del lago Vyrnwy e poi imbottigliato.
Tutto questo processo è eseguito più lentamente per la produzione di Star of Bombay, che infatti viene prodotto in piccoli lotti ancora più distanziati fra loro rispetto al Bombay Sapphire.