Interviste

Geometrie Cividât Gin: oltre 120 anni di storia per DOMENIS1898

Vanessa Piromallo
September 23, 2020

Un omaggio a Cividale, un omaggio alla storica distilleria Domenis1898: vi presentiamo Geometrie Cividat Gin

Dopo oltre un secolo di storia, la distilleria DOMENIS1898 lancia il suo primo gin, Geometrie Cividât Gin. Un prodotto sorprendente a partire dalla bottiglia sferica fino ad arrivare al gusto ricco ed equilibrato che è un piacere da degustare in purezza. Vi raccontiamo questa bellissima realtà che è DOMENIS1898 e il loro gin eccezionale assieme ad Alain Rubeli, Amministratore Unico, e Cristina Domenis, Responsabile di Produzione & Maître de Chai.

Pietro Domenis, fondatore di Domenis1898 (Ph.credit:Domenis1898)

DOMENIS1898 ha una lunga storia e tradizione…

Alain: La distilleria Domenis nasce nel 1898 a Cividale del Friuli, in provincia di Udine, ed è ormai parte della storia stessa del territorio. In 122 anni non si è mai spostata dal suo luogo di origine, nel quale ha continuato a crescere fino ai nostri giorni. Eppure, la distilleria è nata quasi per caso: Pietro Domenis, il primo di ormai quattro generazioni di distillatori, ricevette in dono dal padre un alambicco e iniziò quindi a sperimentare distillando un po’ di tutto. Nacque così la grappa Storica, un distillato innovativo, diverso dal solito. Inizialmente la distribuzione si limitava al Friuli, ma negli anni ‘80 Domenis cominciò a distribuire nazionalmente.

Un passo importante è stata la realizzazione di alambicchi personalizzati, ancora oggi in parte protetti da brevetto. Possiamo infatti vantare un impianto davvero unico che rende ogni suo prodotto inimitabile. Nel frattempo, anche le metodologie di lavoro della distilleria vengono affinate e la grappa vede finalmente la nascita di un disciplinare: la famiglia Domenis ha infatti sempre avuto un ruolo attivo nella definizione dei disciplinari della grappa e Silvano Domenis è stato tra i fondatori, e poi presidente del Consorzio Grappa Friulana.

Nell’86 nacque la grappa Storica così come la conosciamo oggi. Da subito ebbe notevole successo a livello nazionale.  Nel ‘98, in occasione del centenario dell’azienda, nascono due grappe giovani importanti: Storica Nera (50°) e Secolo, una grappa a 60°, grappa che a questa gradazione poche distillerie sono in grado di ottenere senza che questa “bruci” la gola. Dal ‘99 poi abbiamo iniziato a produrre anche grappa biologica e kosher certificata.

Cristina Domenis, quarta generazione e attuale Responsabile di Produzione presso Domenis1898 (Ph.credit:Domenis1898)

Tra il 2001 e il 2015 Domenis intraprende un lavoro di rinnovo dell’immagine e di ammodernamento degli impianti e da qui nascono nuovi prodotti dedicati alle nuove generazioni come la linea di grappe Futura (40°), una bianca (o Giovane) che riposa in acciaio e l’altra Riserva che viene invecchiata in botte per almeno 18 mesi. L’azienda si apre anche alla liquoristica con il lancio di Storica Amaro e di Storica Sambuca.

Anche dopo il passaggio di proprietà avvenuto nel 2015, Cristina Domenis è sempre presente in azienda, a garanzia di continuità e di quella qualità che ha reso celebre Storica. Abbiamo ampliato il portfolio dei prodotti a favore dei liquori e iniziato a creare prodotti pensati per la miscelazione. 

Un partner di prim’ordine in questo ambito è per noi Fucina del Bere, da sempre in prima linea nella divulgazione della miscelazione a base grappa. È proprio con Mauro Uva che sono stati creati cocktail a base grappa del tutto nuovi, che non mirano a coprire le note caratteristiche del distillato, ma anzi lo esaltano e arricchiscono.

In oltre un secolo quello che è rimasto il punto fermo di DOMENIS1898, l’aspetto più importante, è la qualità. Ai prodotti “piacioni” preferiamo prodotti puliti e qualitativamente alti. Poniamo inoltre molta cura nel packaging. Entrambi questi aspetti ci hanno permesso di vincere numerosi premi e riconoscimenti.

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Credits: DOMENIS1898 -ph: Osvaldo Di Pietrantonio

Come nasce Geometrie Cividât gin?

Alain: Geometrie Cividât gin è per noi l’espressione di questo territorio, di Cividale, e questo senza porre confini o limiti nella sperimentazione. Mentre gli altri gin che produciamo, TRITTICO Dot-Gin e Gin Nero, sono stati pensati appositamente per la miscelazione, questo prodotto vuole esprimere il suo meglio anche in purezza.

Come è stata sviluppata la ricetta di Geometrie Cividât gin?

Cristina: Doveva essere un gin che ci appartenesse. Sono innumerevoli le prove svolte per arrivare al risultato voluto, principalmente perché Geometrie Cividât gin deve essere godibile anche in purezza.

La gradazione di 42° , tutto sommato insolita per un gin, consente di preservarne la sua importante aromaticità.

Come viene prodotto Geometrie Cividât gin?

Cristina: Geometrie Cividât gin è un compound gin. Come base abbiamo scelto un alcol da grano particolarmente puro, adatto a esaltare gli aromi delle botaniche.

Il ginepro è aggiunto in quantità importanti sotto forma di alcolato: le bacche vengono lasciate in macerazione nell’alcol e poi distillate ottenendo così l’alcolato concentrato. Le altre botaniche sono state scelte soprattutto per dare equilibrio e completezza al gin. La sua identità principale è quella floreale e agrumata, ben persistente in degustazione. Questa è data da iris e lavanda e dagli oli essenziali di limone, mandarino, bergamotto, arancia amara e arancia dolce.

Si ha poi una leggera parte speziata e amarognola data da angelica, imperatoria e coriandolo. La freschezza è invece data dall’Aanetolo, composto aromatico tipico di botaniche come finocchio, anice e aneto. La sensazione fresca è supportata dalla parte balsamica delle erbe come timo e pino.

Tutte le botaniche sono aggiunte al gin sotto forma di tinture e oli essenziali. La loro produzione è affidata ai nostri partner esperti, mentre io mi occupo principalmente dell’analisi organolettica e della scelta degli ingredienti per il bilanciamento della ricetta.

Il colore è volutamente lasciato paglierino, esprimendo l’artigianalità del gin e la forza dei suoi sapori, esaltati dalla scelta di portare il gin a una gradazione di 42°.

Credits: DOMENIS1898 -ph: Andrea Penisto

La bottiglia e il packaging di Gin Geometrie Cividât è sicuramente originale e rispecchia la vostra attenzione per i dettagli. Come nasce questa idea così particolare?

Alain: Mentre il gin era in fase di sviluppo abbiamo cercato di pensare a quale forma della bottiglia avrebbe potuto mettere in risalto l’unicità del prodotto. Ci è piaciuta moltissimo l’idea della sfera e da qui il packaging le è nato attorno. La particolare bottiglia sferica, racchiusa in un’elegante confezione a cubo, la quale una volta aperta si trasforma in un prisma triangolare. È stato proprio a partire da questo packaging che abbiamo deciso di aggiungere “Geometrie” nel nome del gin. Cividât invece si riferisce a Cividale, il nostro territorio, dal quale il gin trae la sua ispirazione iniziale.

Siamo molto orgogliosi del fatto di essere stati i primi in Italia ad ottenere un importante riconoscimento europeo proprio per il packaging. Il gin meritava un aspetto prezioso ed è stato ottenuto grazie a un bel lavoro di collaborazione con i nostri fornitori. Abbiamo vagliato diversi concept con l’intento di creare qualcosa di molto diverso dal solito e alla fine siamo giunti all’idea della sfera e da lì a quella della scatola creando un gioco di contenuti e contenitori.

La bottiglia è soffiata a mano, un oggetto unico e prezioso, ma anche la sua decorazione è particolare. Non è stato facile trovare chi riuscisse a serigrafarla come volevamo.

Come preferite degustare Geometrie Cividât gin?

Alain: Ci sono moltissimi cocktail originali e abbinamenti particolari che mi piacciono molto, ma il mio modo in assoluto preferito per bere Geometrie Cividât gin è in purezza. Un cocktail che mi è piaciuto molto è una variante del Gimlet con cordiale al limone e finocchietto selvatico, in grado di far risaltare bene le note del gin.

Cristina: Sarà deformazione professionale, ma in generale ho l’abitudine di degustare i prodotti in purezza, quindi anche io lo preferisco così. Non bevo tanti cocktail, ma mi piace percepire la ricchezza aromatica di un distillato o un liquore.

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