Come mai hai deciso di cominciare a produrre proprio un gin?
I motivi sono tanti. Da una parte c’è il desiderio di innovazione, dall’altra l’idea è nata dal contatto con i mercati esteri che abbiamo sviluppato grazie alle birre artigianali. A differenza della birra, infatti, la grappa non è semplice da vendere al di fuori dei confini italiani e inoltre i nostri importatori ci chiedevano di produrre basi per i cocktail, quindi, forti della nostra esperienza nella distillazione, abbiamo deciso di cominciare a produrre gin e vodka. Ci tengo sempre a precisare, infatti, che noi non siamo un liquorificio, ma una vera e propria distilleria.
Quanto tempo ci è voluto per creare la ricetta di Gin Collesi?
Il progetto è nato tre anni fa, ma solo a giugno dell’anno scorso siamo riusciti a presentare Gin Collesi al pubblico. Sono state necessarie numerose prove e sperimentazioni per mettere a punto la formula giusta. Volevamo utilizzare botaniche locali e infatti provengono quasi tutte dalle Marche tranne il luppolo, che però è l’ingrediente essenziale della birra, e le scorze di arancia e di limone provenienti da altre parti d’Italia e necessarie per dare al gin una nota fresca. Abbiamo anche iniziato a far crescere il ginepro nella nostra azienda agricola e a oggi abbiamo circa novanta piante. Le botaniche locali che abbiamo scelto sono le Visciole, il mallo della noce e la rosa selvatica.
È passato meno di un anno e Gin Collesi ha già ottenuto numerosi e importanti successi…
Sì, in Italia il gin sta riscuotendo un bel successo, ma da poco ci siamo avvicinati ai primi mercati esteri come l’Inghilterra e la Danimarca e stiamo avendo risultati molto positivi in Svizzera e in Belgio. Siamo in trattativa per raggiungere anche Singapore. Ma il nostro orgoglio più grande è la vittoria di due medaglie d’argento ai World Drinks Awards 2017 di Londra, la prima come miglior gin nella categoria “compound” e la seconda per il design della bottiglia. Per i nostri prodotti abbiamo scelto infatti una bottiglia dalla forma elegante e diversa dal solito, con goccioline in bassorilievo sul vetro. Per il gin abbiamo scelto il colore nero per il packaging, mentre la stessa bottiglia, ma trasparente, della vodka ha vinto la medaglia d’oro.