Fra i prodotti più particolari che abbiamo potuto assaggiare ci sono sicuramente Unicorn Tears Gin, con argento edibile, o meglio “con lacrime di Unicorno”, Black Tomato, con pomodoro nero, e Roku Gin, il gin giapponese recentemente lanciato sul mercato da Beam Suntory, con botaniche giapponesi quali yuzu, Sencha tea, gyokuro tea, sansho e fiori e foglie di ciliegio. A spiccare sugli altri gin c’era poi la gamma Herno, la cui qualità è indubbiamente eccelsa.
Degna nota la proposta di gin invecchiati. Robin, distiller di Elephant Gin, ci aveva anticipato che stava lavorando a una versione invecchiata e quindi appena ci ha visti ce l’ha subito proposta e ci ha davvero piacevolmente colpiti perché le noti morbide date dalla permanenza in botte arricchiscono il London Dry senza coprirne le note principali. Ottima anche la versione cask finish di Herno e sicuramente degna di nota la versione Riserva dell’italiano Major Gin, lasciato riposare sei mesi in barrique di ciliegio.