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By The Dutch Gin: ecco perché bisogna averlo in bottigliera

Vanessa Piromallo
August 10, 2018

By the Dutch Gin nasce per raccontare la storia delle origini del gin e questa storia non parte dall'Inghilterra, bensì dall'Olanda...

By The Dutch Gin è un gin olandese nato a Schiedam, la città del genever per eccellenza, ed è prodotto dalla rinomata distilleria House of Herman Jansen. Ed è proprio il legame con la storia del distillato tipico dei Paesi Bassi, senza il quale il gin inglese così come lo conosciamo oggi non sarebbe mai nato, a muovere le fila di questo brand. Ci fa particolarmente piacere recensire questo gin non solo perché ci dà l’occasione di tornare a parlare delle origini del gin, ma anche perché è un gin che ci è particolarmente piaciuto. La sua nota maltata che ricorda il genever non lo rende meno gin, anzi le sue caratteristiche rispettano perfettamente il gusto classico del ginepro. E’ piacevolmente secco, ammorbidito proprio dalla nota di malto. Ciò lo rende perfetto per ogni tipo di miscelazione, il gin ideale da avere sempre in casa data la versatilità e l’indiscussa alta qualità.

“By The Dutch nasce a settembre 2015 per raccontare al mondo una storia”

By The Dutch Gin e il Genever

Il genever è un distillato di maltwine (come la base del whisky) nato nei Paesi Bassi centinaia di anni fa. Viene distillato con bacche di ginepro e altre botaniche, esattamente come il gin, ma grazie alla base di malto e al fatto che il ginepro non deve essere predominante, il risultato è diverso e i due sono distillati diversi nonostante spesso il genever venga definito “gin olandese”.

by the dutch gin

Alla fine del ‘500, prima della nascita del gin, il genever era già esportato in Inghilterra, ma è stato durante la Guerra dei Trent’Anni (1618-1648) che gli inglesi hanno sviluppato il gusto per questo distillato.  Soldati inglesi e olandesi infatti si trovarono a combattere assieme contro i francesi e gli inglesi ben accolsero l’abitudine degli olandesi di bere un goccetto di genever prima della battaglia, che per questo motivo veniva chiamato “Dutch Courage”.

Il genever era molto richiesto, ma la distribuzione era difficile a causa della guerra. Esso però divenne davvero di moda in Inghilterra nel 1689, quando il Re Olandese Guglielmo d’Orange salì sul trono inglese e vietò l’importazione del brandy, prodotto dai francesi nemici. Nel 1690 pose inoltre fine al monopolio della London Guild of Distillers e così nacquero numerosissime piccole distillerie artigianali. Esse tentarono di riprodurre il genever, ma diedero vita a qualcosa di diverso: al posto della base di malto usarono una di grano perché più facilmente reperibile, le materie prime erano di qualità più bassa e di conseguenza anche il distillato meno puro, anche perché ancora mancava la padronanza tecnica nella distillazione. Questo tentativo di creare un distillato di ginepro segna la nascita del gin, il cui nome non è altro che l’abbreviazione di “genever”.

Mentre ora il gin è indubbiamente più popolare e meglio conosciuto nel mondo rispetto al genever, quest’ultimo in realtà continuò a essere più utilizzato nel mondo rispetto al gin fino alla seconda Guerra Mondiale. L’età d’oro del cocktail in America ne è la prova: la maggior parte di quelli che ancora oggi sono conosciuti come classici cocktail a base di gin all’epoca venivano preparati col genever (nella guida di Jerry Thomas, primo ricettario di cocktail della storia, veniva indicato come “gin olandese”). L’invasione tedesca in Olanda durante la Seconda Guerra Mondiale e di conseguenza l’impossibilità di continuare a produrre genever in quantità e soprattutto di esportarlo hanno fatto sì che il distillato olandese venisse sostituito con il gin, che nel frattempo ne aveva fatta di strada in termini di qualità e tecnica rispetto a quei primi gin del ‘700. (Per un approfondimento sulla storia del gin clicca qui).

Per approfondire la storia del genever: https://manager.ilgin.it/storia-e-distillazione/jenever-origini-gin/

by the dutch gin

Perché questo ripasso di storia? Perché è questa la storia a cui il brand By the Dutch si rifà e non è possibile comprenderlo del tutto senza tornare ad esplorare le origini del gin. Anche la bottiglia e l’etichetta di By The Dutch Gin, con il loro aspetto vintage, rappresentano perfettamente questo background. Ma non è solo il bell’aspetto del packaging a sottolineare il legame, vediamo infatti ora il gusto.

Degustazione di By The Dutch Gin

Le botaniche (Ginepro, Coriandolo, Cannella, Scorza di Limone, Arancia Rossa, Noce Moscata, Cardamomo, Alloro) vengono macerate separatamente per all’incirca due settimane, poiché ognuna necessita di un diverso tempo di macerazione, in alcol base in parte di malto. Il risultato è un gin dalle caratteristiche uniche e ben riconoscibile.

Al naso si percepisce chiaramente il profumo del malto, proprio come negli Oude Genever, e ben si sposa con quello dell’alloro. E’ evidente anche il profumo della noce moscata, mentre il ginepro è poco dominante, anche se alla fine emerge assieme agli aromi agrumati. Al palato, bevuto liscio, l’alcol brucia leggermente sulla lingua (la gradazione è 42,5% vol.), ma grazie alla base maltata il gin è complessivamente molto morbido. In bocca è il ginepro a dominare deliziosamente, perfettamente bilanciato col resto delle botaniche. Per le sue caratteristiche By The Dutch Gin è ottimo anche liscio on the rocks, ma basta provarlo per capire subito anche la sua grande versatilità in miscelazione.

by the dutch gin

By The Dutch Gin & cocktails

Nel Gin Tonic By The Dutch gin è spettacolare e, a seconda del garnish e della tonica, è possibile giocare con questo gin per venire incontro ai gusti più disparati. Sull’etichetta è consigliato con un garnish di arancia rossa e foglie di alloro, ma le possibilità sono tantissime. Per esempio sostituendo la noce moscata all’arancia rossa si accentuano gli aspetti caldi e speziati del gin, mentre con scorza di limone e ginepro quelli più secchi e freschi e così via.

Sempre sull’etichetta è consigliato in un classico Negroni e confermiamo che vi funziona molto bene, soprattutto perché aggiungendovi note amare (anche nel gin tonic) l’effetto è interessante, ma provatelo anche nel Martini, nel French 75 e in altri tipi di cocktail e vedrete quanto è facile utilizzare questo gin! Per questo motivo lo consigliamo da tenere sempre in bottigliera, a casa o al bar! Enjoy and God Save the Gin!

Dove acquistare By the Dutch

 

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