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Cifre da record per il gin: vendite per 2,5 miliardi £ in UK ed esplosione dei gin aromatizzati

Vanessa Piromallo
February 15, 2019

Nuovi gin con botaniche insolite e tanti gin aromatizzati sono il segnale di un mercato saturo? A giudicare dai dati la risposta è NO!

Sovereign Brands, azienda di New York, ha da poco lanciato McQueen And The Violet Fog Gin, contenente 21 botaniche di cui sei che non si trovano in nessun altro gin. Esse sono: basilico indiano raccolto a mano, rosmarino portoghese, semi di finocchietto del Mediterraneo, calamansi del Sud pacifico, anice stellato del Vietnam e acai brasiliano. Il gin è distillato con un metodo di produzione insolito che unisce due tecniche diverse in un unico processo di distillazione: 15 botaniche vengono fatte macerare in alcol di canna da zucchero, mentre le altre sei sono infuse a vapore tramite un cesto di rame. Insolito è anche il nome del gin, che è il titolo di un poema che si trova stampato sul retro dell’etichetta.

E quindi?

Il lancio di questo gin è interessante perché negli Stati Uniti la tendenza è ancora direzionata verso i gin classici, soprattutto morbidi, e verso i gin aromatizzati, mentre questo è un gin complesso, più vicino allo stile del gin italiano in generale. Si posiziona inoltre in linea con alcuni trend che sono stati individuati nel mondo del gin, cioè quello della ricerca di botaniche uniche e quello dell’aromatizzazione del gin.

McQueen And The Violet Fog Gin

I gin con botaniche ben più insolite di quelle di McQueen And The Violet Fog Gin sono moltissimi. Alcuni esempi sono the Butcher’s gin con carne, Lobstar con l’aragosta, Anty Gin con le formiche rosse, Sea pearl con le perle, Skully gin con wasabi, Yuletide gin con tutto ciò che riguarda il Natale compresa una casetta di pan di zenzero, diversi gin affumicati o torbati e molti altri. Solo nel 2018 sono stati lanciati:

  • Portobello Road Pechuga gin con petto di tacchino,
  • The Archaeologist con parti di moto Harley Davidson,
  • The Myrcene Hemp Gin con terpene, contenuto nella Cannabis, mentre in Italia è stato lanciato Cannabis Gin, il primo gin con semi di canapa,
  • Green Ant Gin, con formiche verdi (visto che non bastava quello con le formiche rosse…),
  • Collagin con collagene,
  • Truffle Gin con tartufo,
  • Morus LXIV Gin con le foglie di un antico gelso (una bottiglia costa 4.000 Sterline!),
  • Dead King Gin con elementi utilizzati nell’Antico Egitto per l’imbalsamazione e il cui profumo ricorda quello delle mummie,
  • Taggiasco ExtraVirgin con olive taggiasche.

(Approfondimenti: Top 10 botaniche strane; Top 5 botaniche insolite)

Cannabis gin, Hemp Herb Organics, Italia

Insomma, la stravaganza non si spreca. Ma anche quando si parla di aromatizzazioni meno insolite ci inoltriamo comunque in un mondo immenso. Il 2018 ha visto esplodere ulteriormente il lancio dei gin fruttati e soprattutto dei gin rosa. Non per nulla secondo i dati rilasciati dalla Wine and Spirit Trade Association e da HMRC, le vendite di gin aromatizzati hanno contribuito a più della metà delle vendite di gin inglese, le quali hanno segnato un nuovo record: il 2018 ha visto un aumento del 751% delle vendite di gin inglese per un valore totale di 2 miliardi e mezzo di Sterline conteggiando sia l’esportazione sia la vendita all’interno del Regno Unito.

Se quindi questa ricerca di unicità e stravaganza può sembrare una mossa disperata in un mercato ormai saturo, in realtà ciò non è affatto vero. Il mercato del gin, infatti, è evidentemente ancora in crescita e in modo esorbitante e la stravaganza è semplicemente una delle mille sfaccettature di questo distillato la cui più bella qualità è proprio la possibilità di sperimentazione che permette ai distiller di dare sfogo a tutta la loro creatività in un modo che nessun altro distillato permette.

Lobstar Gin, primo gin all'aragosta

Lobstar Gin

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