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Fever-Tree Tonic Water continua la sua crescita grazie al gin

Vanessa Piromallo
March 27, 2019

Anche il 2018 è stato d'oro per Fever Tree e il 2019 si preannuncia altrettanto roseo. Ecco come i produttori di soft drink continuano a beneficiare della crescita del gin

Il mercato del gin continua a crescere e ad espandere i propri orizzonti, così, assieme ad esso, cresce anche quello delle acque toniche in maniera notevole. L’esempio più forte è quello di Fever-Tree Drinks, che ha annunciato un aumento dei profitti lordi del 34% nel 2018 rispetto all’anno precedente. Secondo l’azienda un grande contributo a questa crescita è stato dato dal consumo di gin in occasioni sociali, le quali nel 2018 sono state svariate poiché si è svolta la World Cup, è stato celebrato un royal wedding e inoltre l’estate è stata particolarmente lunga e calda.

Ogni anno, cifre da record

Il punto saldo del successo di tutti i produttori di acqua tonica è l’unione del soft drink con il gin. Senza il consumo del nostro distillato preferito non sarebbe possibile per queste imprese un ritmo di crescita così elevato. Fever-Tree infatti fa notare che durante l’estate 2018, nel giro di tre mesi, è stato venduto più gin rispetto alle estati 2014 e 2015 messe assieme.

Certo, per arrivare ai numeri di Fever-Tree le aziende non possono adagiarsi solamente sull’accoppiata con il gin. Il noto produttore non ha investito solamente in marketing a tutti i livelli, compresa una presenza massiccia come sponsor alla maggior parte degli eventi europei dedicati al gin, ma anche nello sviluppo di nuovi prodotti. Per esempio ora che si sta facendo strada nel mercato USA, dove la moda del gin è arrivata più tardi rispetto all’Europa ed ha quindi ancora ampi margini di crescita, Fever-Tree ha comunque lanciato anche una nuova ginger ale adatta per la miscelazione con whisky, rum e brandy, poiché i dark spirits vengono prevalentemente consumati in questo mercato.

Tim Warrillow, co-founder di Fever Tree, ha dichiarato che l’azienda si aspetta risultati simili anche nel 2019, soprattutto grazie alla posizione molto forte che si è guadagnata sul mercato inglese e ai successi ottenuti negli Stati Uniti e in molti paesi europei.

Nel 2018 i profitti lordi di Fever-Tree sono di 75.6m di Sterline, rispetto ai 56.4m di Sterline nel 2017. Una tassa sugli zuccheri nelle bevande è stata introdotta ad aprile 2018 nel Regno Unito, ma non ha toccato direttamente i profitti netti in quanto Fever-Tree ha aumentato i prezzi. I consumatori però non hanno desistito dal comprare i soft drink nonostante la maggiorazione del costo.

Insomma, tutti gli addetti al settore concordano nel pensare che anche il 2019 sarà un anno proficuo, per il gin e per i soft drink che lo accompagnano. God Save the Gin!

 

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