Il primo round si è combattuto a suon di Gin Tonic e Vehí ha stupito con il suo mix con infusione di plankton marino. Con il secondo round, dal nome “Mare Nostrum”, Vehí è riuscito davvero a impressionare i giudici con il suo cocktail “Cinque Terre”, un mix di Gin Mare, succo di carota, crema di cocco, succo di limone e ras el hanout (un misto di spezie Marocchine).
La terza prova consisteva nell’esplorare l’elemento gastronomico della mixology creando un cocktail che accompagnasse il piatto creato dallo chef stellato Michelin Ramón Freixa. Solo per quest’ultimo round è stata formata una diversa giuria, della quale era parte Feixa. La parte gastronomica non aveva una giuria specifica da due anni ed è stata ripristinata grazie al crescente uso di Gin Mare negli accostamenti di cibi.
Il cocktail creato da Vehí, chiamato Azahar, che ha accompagnato il tabbouleh di Freixa è un mix di Gin Mare infuso con pepe del Madagascar, succo di rabarbaro, succo di lime, sciroppo semplice e bianco d’uovo, servito in un bicchiere decorato con boccioli d’arancio.
“Manel ha fatto qualcosa che ha davvero sorpreso i giudici e pensavamo non avrebbe funzionato. ma ci ha dato una lezione e in particolare il suo cocktail per Mare Nostrum era uno dei migliori di tutta la giornata,” ha dichiarato Jorge Balbontin, brand development manager di gin Mare e giudice della gara Mediterranean Inspirations. “I suoi drink erano ben fatti e facili da replicare, il che è molto importante per noi in quanto brand. Soprattutto Manel è stato coerente e anche divertente; ha davvero conquistato lo spirito Mediterraneo nei suoi drink. Non è difficile creare un buon cocktail, ma lo è creare qualcosa che abbia davvero senso per un brand.”