Ben tre interventi hanno avuto come focus la sostenibilità. Avrebbero dovuto essere quattro, ma l’intervento sul foraging sostenibile (la raccolta a mano delle botaniche che crescono selvatiche) non ha potuto svolgersi. Il primo intervento sull’argomento è stato dunque quello di Sandrine Ricard, Deputy Director di Pernod Ricard UK, che ha spiegato l’approccio sostenibile che l’azienda applica nel mondo e in particolare nel Regno Unito. Ovviamente un colosso come Pernod Ricard può muoversi in molte direzioni con grandi budget, ma la cosa importante è che ognuno, in base alle proprie dimensioni, possibilità e caratteristiche, faccia quello che è giusto per la propria azienda in questa direzione in quanto non solo si tratta di un investimento per il futuro del mondo ma anche per la propria attività poiché, secondo l’analisi di Sandrine, chi non avrà per nulla un approccio sostenibile, difficilmente riuscirà a mantenersi sul mercato.
Innanzitutto è importante capire che anche un’azienda grande come Pernod Ricard è legata alla terra e ai suoi frutti proprio come ogni altro produttore e quindi un approccio sostenibile è importante perché è la cosa giusta da fare, ce la si aspetta, dà un obiettivo ai brand e porta all’innovazione. Inoltre un approccio sostenibile non riguarda solamente l’ambiente, ma anche le persone che lavorano in un’azienda ed è per questo che le iniziative presentate da Sandrine vanno in entrambe le direzioni, la protezione delle risorse ambientali e la valorizzazione delle persone., consumatori compresi grzie alla campagne sul bere responsabilmente.