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Gli ultimi gin lanciati nel 2019: intelligenza artificiale, alghe e altre tendenze

Vanessa Piromallo
January 13, 2020

Una selezione delle novità comparse sui mercati internazionali alla fine del 2019: gin alle alghe, all’uva spina, low alcohol, creati da AI e…

Half Shell Gin

Wright Brothers, ristorante londinese specializzato in frutti di mare, con questo gin si lancia sul mercato dei gin aromatizzati riciclando i gusci di ostriche. La ricetta comprende anche limoni di Amalfi e alghe marine. Il prodotto è stato creato in partnership con The Ginstitute Distillery (Portobello Road Gin) al fine di abbinarlo al menù di pesce del locale. Il gin è descritto come “salato, con note minerali e un finale di pepe rosa”. Si tratta di un bel modo eco-sostenibile di riciclo delle conchiglie delle ostriche, le quali vengono fatte macerare a freddo in alcol neutro che viene poi distillato. Nel ristorante il gin è proposto principalmente nel Bloody Mary con garnish di ostrica. Può anche essere acquistato nel locale e tramite il loro sito per 28£.

Monker’s Garkel Gin

La Circumstance Distillery di Bristol è – a quanto pare – la prima al mondo ad aver sviluppato un gin con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale. Gli scienziati di Tiny Giant e Rewrite Digital di Bristol hanno creato l’AI, una rete neurale soprannominata “Ginette”, che ha analizzato centinaia di botaniche per capire il funzionamento delle ricette dei gin. Molti altri dati sono stati inseriti in modo che la tecnologia fosse in grado di produrre due liste di ingredienti, possibili nomi e design dell’etichetta. I distillatori hanno poi selezionato la ricetta adatta e scelto il nome, mentre l’artista locale Tim Sutcliffe ha riformulato l’etichetta che era stata creata dall’algoritmo. Il progetto nasce dalla voglia di sperimentare in che modo le tecnologie potessero aiutare nella creazione di un gin e in effetti il sistema ha proposto ingredienti come foglie di lampone, uva spina, prugna e calendula che non erano mai stati presi in considerazione dalla distilleria. Il gin però è stato poi creato artigianalmente con un alambicco da 30 litri, poiché nessuna parte del processo produttivo della Circumstance è automatizzato.

Tanglin Barrel Aged Gin, Tanglin Cranberry Gin e Tanglin Black Powder Gin

Tanglin Gin è la prima distilleria di gin di Singapore, fondata nel 2018. Prima di Natale ha lanciato ben tre nuovi gin che rappresentano un bello specchio delle tendenze attuali, dimostrando che l’Asia non differisce dall’Europa. Tanglin Barrel Aged Gin è un gin invecchiato che, secondo il brand, ricorda la storia di centinaia di barili di jenever che sono andati perduti in mare vicino a Singapore e hanno rotolato per mesi sulla costa spinti dalle onde. E’ creato a partire dall’originale Tanglin Orchid Gin che viene affinato in ex botti di Bourbon che vengono fatte rotolare continuamente per qualche mese. Tanglin Black Powder Gin è il primo Navy Strength della città, con una gradazione del 58% vol. Si ispira alla storia di un Alchimista cinese che per caso ha scoperto la polvere da sparo tentando di creare l’elisir di lunga vita. Viene creato a partire dall’Orchid Gin, ma metà delle bacche di ginepro vengono schiacciate per aumentarne il rilascio degli aromi e aggiungendo limoni freschi interi.

Le etichette sono state create ispirandosi a Peranakan per fare l’occhiolino alla storia di Singapore. Anche le etichette delle due varianti originali sono state ridisegnate da uno studio di design locale, TYC. Le bottiglie sono in vendita nell’aeroporto di Singapore come souvenir.

Whitley Neill Gooseberry Gin

Il brand brand Whitley Neill della Halewood Wines & Spirits ha aggiunto una nuova edizione limitata al suo portfolio di gin aromatizzati con infusione di uva spina. Il gin, con una gradazione del 43% vol., ha profumi di cannella, pera e mela e al palato è bilanciato da note di sottofondo di vaniglia e pepe bianco, con finale morbido appena dolce e speziato. L’edizione va ad aggiungersi alle altre dieci varianti aromatizzate, alcune disponibili in Italia su GinShop.it, e rispecchia la missione del brand di innovare continuamente e creare nuovi gusti che vadano incontro alla domanda dei consumatori.

Salty Fingers Gin

Un bar, Hive Beach Café, del piccolo villaggio di Burton Bradstock (nel Dorset, a sud dell’inghilterra), ha creato il proprio gin, meno di quaranta bottiglie, chiamato Salty Fingers Gin, per sottolineare uno degli ingredienti che è un particolare tipo di alga della zona che assomiglia all’uva bianca e ha un sapore leggermente salato. I pezzi di alga sono visibili in sospensione all’interno della bottiglia. La gradazione è del 38% vol. e viene venduto nel café a 30£. Quello che è interessante è il fatto che sia un esempio di diverse tendenze attuali: quella dei bar di farsi il proprio gin personale, quella di utilizzare insoliti ingredienti locali e quella di sperimentare con gin salati, infatti sono sempre più i gin tagliati con acqua di mare o che utilizzano alghe o frutti di mare per dargli note salate, minerali e marine.

The Clean Liquor

Spencer Matthews è conosciuto in Inghilterra come star del programma Made in Chelsea e ha lanciato The Clean Liquor Company per produrre alcolici a bassissima gradazione. Il suo primo prodotto lo chiamano “Clean Gin”, ma non può essere etichettato per legge come in in quanto ha una gradazione di 1,2% vol. (il minimo in EU deve essere di 37,5°). Dicono possa rimpiazzare il gin con il vantaggio di avere solo 2 calorie per ogni 25ml. La ricetta, molto classica, comprende ginepro, giaggiolo, cardamomo, coriandolo, angelica, limone, menta, zenzero e cannella. Matthews ha spiegato di aver scelto di ridurre il proprio apporto di alcol dopo essere diventato papà, ma di aver notato di non avere un’ampia scelta di prodotti in quanto la maggior parte degli analcolici sono zuccherati e poco salutari. Con questo prodotto dice di aver ricreato il gusto di un buon London Dry eliminando i problemi legati al consumo di superalcolici. Sul sito dell’azienda è venduto a 24,99£. Anche questo gin è rappresentativo della tendenza ai drink low/no alcohol che pare stia travolgendo i consumatori, modificando così anche il mondo del bartending.

Fonti:

  • https://www.thedrinksbusiness.com/2019/11/seafood-restaurant-recycles-leftover-oyster-shells-to-flavour-gin/
  • https://www.thedrinksbusiness.com/2019/11/singaporean-tanglin-gin-launches-new-flavours/
  • https://www.thespiritsbusiness.com/2019/11/spencer-matthews-launches-1-2-abv-clean-gin/
  • https://www.thedrinksbusiness.com/2019/11/uk-distillery-uses-artificial-intelligence-to-make-gin/
  • https://www.bridportnews.co.uk/news/18127724.gins-unique-south-west-coast-ingredient/

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