Quando e come è nato il trend dei cocktail in pizzeria?
Perché l’abbinamento pizza-cocktail rappresenta una nuova frontiera del pairing?
Quali vantaggi offre ai clienti un cocktail ben bilanciato con la pizza?
Come introdurre la mixology in una pizzeria e creare una drink list di successo?
Perché il Gin Tonic è considerato un punto di partenza ideale per il pairing pizza-cocktail?
A queste domande risponde Giusy Ferraina nel volume “Pizza(re) Connection – Visioni futuristiche e strategie innovative per pizzaioli ultramoderni” (Dario Flaccovio Editore).
La rivoluzione dei cocktail in pizzeria.
È con l’abbinamento dei miscelati che arriva la vera rivoluzione nei concept di pizzeria. Parliamo di una rivoluzione lenta che sta prendendo forma e trova conferma in molti locali, generando una forte attrazione da parte dei clienti che hanno ben compreso come un cocktail ben bilanciato possa esaltare infiniti tipi di pizza, regalando al palato una maggiore complessità.
Quando è iniziato tutto?
Tutto ha inizio ben dieci anni fa, anche se la moda del Gin Tonic è abbastanza recente. Siamo a Milano e il “Dry” in via Solferino decide di mettere il bancone e il suo bartender in primo piano e farli diventare protagonisti assoluti.
Si apre una nuova era, che combina la tradizione della pizza napoletana al sofisticato universo dei cocktail, in un mix innovativo e irriverente. “Dry” è il primo locale nel 2013 a portare sulla scena gastronomica la combinazione “pizza & cocktail”, fino ad allora impensabile, accostando la tradizione a una proposta così internazionale da risultare intrigante e dirompente.











