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Ricariche di gin in buste riciclabili: voi le usereste?

Vanessa Piromallo
December 6, 2019

Dal punto di vista ecologico l'idea di Rock Rose Gin delle buste per ricaricare le bottiglie di gin è geniale, ma come le percepirà il pubblico?

La Dunnet Bay Distillers, produttrice di Rock Rose Gin, lavora da tempo per rendere il suo ciclo produttivo e i suoi prodotti il più eco-sostenibili possibile. Tra le soluzioni ecologiche introdotte ci sono le buste di gin che i consumatori possono acquistare per riempire nuovamente la bottiglia vuota senza utilizzare una nuova bottiglia. Queste buste possono essere spedite indietro alla distilleria senza costi aggiuntivi, dove verranno riciclate. Hanno dunque un minore impatto ambientale rispetto al dover comprare ogni volta nuove bottiglie di Rock Rose Gin, le quali sono di ceramica e quindi comunque a impatto ridotto rispetto ad altri materiali.

Il futuro dei distillati è green

Vista la modalità di riciclo ovviamente il servizio è ora attivo solamente nel Regno Unito, dove è sufficiente mettere la busta svuotata nella cassetta delle lettere per restituirla al produttore. La distilleria infatti si trova nell’estremo nord della Scozia. Le buste sono state sviluppate da Dunnet Bay Distillers in collaborazione con PA Consulting e vengono riciclate da Terracycle.

Sono state studiate non solo perché non alterino e preservino le caratteristiche del gin, ma anche per essere il più leggere possibile riducendo quindi anche il costo energetico che la spedizione richiede rispetto al costo della spedizione delle bottiglie in ceramica. Il consumatore inoltre risparmia 4 Sterline per ogni 700ml di gin.

Bunnet Bay Distillers ha messo in moto un piano per la sostenibilità che sta man mano venendo messo in atto. L’obiettivo è quello di rendere le buste per la ricarica completamente biodegradabili entro il 2025. Raggiunto questo obiettivo forse le ricariche potrebbero anche raggiungere i paesi dove viene importato Rock ROse Gin, tra i quali l’Italia. Ci chiediamo però come potrebbe essere accolta un’iniziativa del genere dai consumatori italiani, poiché il vantaggio ecologico è indubbio e molto importante, ma forse per la nostra percezione un gin in busta rischia di essere visto come qualitativamente scarso. Voi cosa ne pensate?

Enjoy and God Save the Gin!

 

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