Le discussioni sui cocktail pronti su Instagram rappresentano il 40% di quelle sugli hard seltzers, un livello già significativamente più alto rispetto a quando ha cominciato a prendere piede il mercato degli hard seltzers. Dato ancor più significativo quando si considera che i cocktail pronti rappresentano solo il 3% del volume dell’US spirits market, cioè 23 volte inferiore a quello degli hard seltzers. I cocktail pronti, a differenza delle bevande poco alcoliche, rientrano nella categoria premium perché hanno un prezzo maggiore dovuto anche alla maggiore tassazione per il contenuto alcolico.
La stessa ricerca ha anche fatto emergere che i cocktail pronti sono preferiti maggiormente dalle persone nella fascia d’età che va dai 30 ai 44 anni, mentre quella dai 21 ai 29 preferisce gli hard seltzers.
La Bank of America prevede dunque che nel giro di cinque anni questo mercato può raggiungere un valore di 3 o 4 miliardi di Dollari, mentre il suo valore attuale è di circa 400 milioni di Dollari. Ritengono inoltre che i leader del mercato saranno principalmente Diageo e poi AB InBev. Diageo del resto ha appena investito 80 milioni di Dollari per velocizzare la produzione di RTD (cocktail ready-to-drink, pronti da bere) e lanciando il suo nuovo Crown Royal Cocktail in soli due stati, Texas e Louisiana, si è già presa il 7% del mercato dei cocktail statunitense.
Non solo questi dati sono interessanti, ma anche il fatto che i social media siano un ottimo mezzo per raccogliere dati ai fini di prendere decisioni in termini di investimenti è molto interessante. E sicuramente è una cosa che il colosso Diageo predica da tempo.
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