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DrinkHers, la forza della femminilità

Vanessa Piromallo
May 17, 2022

Olympia Amaro Bitter di DrinkHers è da provare e oggi vi raccontiamo perché con le sue creatrici Alessia e Giulia...

DrinkHers è un nuovo brand creato da donne per raccontare le donne e da poco ha lanciato il suo primo prodotto, l’amaro/bitter Olympia. Le fondatrici, Alessia e Giulia, ci raccontano la sua storia.

Come nasce DrinkHers?

L’idea è nata in modo spontaneo: volevamo fare qualcosa di nostro, che ci rappresentasse e potesse darci soddisfazioni al di fuori del lavoro quotidiano. La grande passione di entrambe è il mondo degli alcolici ed è anche un ottimo mezzo per veicolare il nostro pensiero, senza veli né segreti.

Essere donna in alcuni settori può farti uscire di testa dalla frustrazione e abbiamo voluto utilizzare queste nostre insicurezze per fare qualcosa in cui crediamo davvero. Tutto il brand gira attorno all’essere donna, all’imprenditorialità femminile. Senza farlo apposta quasi tutte le collaborazioni di DrinkHers sono nate assieme ad altre donne, perché ci si sente rappresentate e quindi nasce un’intesa vera.

Il vostro primo prodotto è l’amaro/bitter Olympia, qual è la sua storia?

Vogliamo che ogni prodotto racconti un personaggio femminile forte. L’amaro si ispira a Olympe de Gouges, una donna controcorrente che per le sue idee è finita ghigliottinata. Ha vissuto nel ‘700 e, rimasta vedova da giovane, non ha voluto conformarsi e ha lottato per i diritti delle donne e di tutte le minoranze, comprese le persone di colore denunciando la schiavitù: un personaggio avanguardista. Quando Giulia mi ha raccontato di lei ho subito pensato al controverso quadro di Manet rappresentante una prostituta, Olympia. L’etichetta è una rivisitazione di questa immagine, con una donna in una posa simile che ha in mano un Negroni, cocktail che noi amiamo molto.

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Come mai avete creato un bitter/amaro?

Per decidere con quale prodotto iniziare ci è voluto molto tempo e abbiamo parlato con tanti distillatori e bartender. Alla fine abbiamo voluto questo perché ci piace la doppia anima per il quale può essere miscelato come un bitter, ma anche goduto da solo come un amaro.

Per sviluppare la ricetta abbiamo provato moltissimi bitter per capire quale stile ci piaceva e cosa non volevamo assolutamente (per fortuna andiamo sempre d’accordo su tutto). Ci doveva essere una parte amara, ma equilibrata, non aggressiva: non è un prodotto elitario, per pochi. Amiamo i gusti freschi, eleganti, i liquori non troppo zuccherosi, ma nemmeno troppo amari. Di Olympia ci piace particolarmente il finale speziato a amaricante, non stucchevole.

La nostra idea è sdoganare i superalcolici a quella parte del mondo femminile che dice “Non bevo, mi ubriaco subito”: la questione è quanto e cosa bevi.

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Quali sono i vostri progetti futuri?

Vogliamo creare altri prodotti, in particolare un vermouth. Intanto stiamo cercando ristoranti e locali che sposino la filosofia di DrinkHers e siano disposti a comunicare agli avventori ciò che gli stanno proponendo, perché abbiamo tanto da raccontare col nostro bitter.

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