Qual è la ricetta di Elektro Gin e come viene prodotto?
Elektro Gin è l’evoluzione del mio primo gin. Vincenzo 57 aveva solo l’arancio come botanica dai sentori agrumati, mentre in Elektro si uniscono anche limone, bergamotto e mandarino, rendendolo più profumato e dandogli più spiccate note agrumate. Ho anche ridotto la quantità di zafferano presente e selezionato diverse erbe e spezie per bilanciare sentori erbacei e speziati. L’idea era quella di fare un gin con note di ginepro marcate e note di zafferano che non coprissero gli altri sentori. Un gin contemporaneo, morbido, che potesse essere degustato liscio, ma che fosse soprattutto adatto alla miscelazione.
A differenza del compound, dove le botaniche venivano fatte macerare nell’alcol e poi si univano i diversi infusi, qui le botaniche sono poste nell’alambicco e distillate con metodo one shot come prevede la produzione dei gin London Dry. Volevo però che il colore tipico dello zafferano fosse presente nel distillato, perché è il segno distintivo dei miei prodotti, e dunque ho fatto una prova con un piccolissimo alambicco posizionando un sacchettino con lo zafferano nella parte finale. Il risultato è stato spettacolare, con le gocce di distillato che scendevano assumendo questo colore dorato. Durante la prova però ho ostruito l’alambicco, rendendo difficile il controllo della temperatura e rischiando di combinare un disastro, quindi ho dovuto trovare un modo per applicare questo sacchetto senza creare ostruzioni e ci sono riuscito! Così ho potuto dare il colore continuando a utilizzare il metodo London Dry, quindi senza dover fare infusioni successive alla distillazione che avrebbero alterato il sapore del gin oppure utilizzando coloranti, cosa che rifiuto di fare.
Adesso è uscito il primo lotto, di sole 600 bottiglie. Per la produzione dei lotti successivi dovrò aspettare maggio, nella speranza che si allenti l’emergenza sanitaria. Ci vorrà un po’ perché il distillato deve riposare a lungo prima dell’imbottigliamento e più passa il tempo più migliora!