Recensioni

Gin Asturi: un omaggio calabrese alla purezza mediterranea

Vanessa Piromallo
August 26, 2025

Gin Asturi è il gin mediterraneo che racconta la Calabria con i suoi sapori erbacei e agrumati: scopri la nostra recensione

Nel mondo in continua evoluzione del gin, dove la creatività e l’identità territoriale giocano un ruolo sempre più centrale, Gin Asturi si distingue per la capacità di incarnare con autenticità lo spirito del Mediterraneo. Nato nel 2023 da un’intuizione forte e radicata, questo distillato si presenta come un vero e proprio tributo alla Calabria più autentica, con i suoi contrasti tra mare e collina, la sua natura rigogliosa e il ritmo lento di una terra che conserva ancora il senso della stagionalità e della materia prima.

Il nome stesso del gin rimanda alla sua origine: l’Asturi è un’area collinare all’interno del Parco Naturale di Carfizzi, dove si intrecciano boschi, sorgenti d’acqua e piante aromatiche. È qui che prende forma l’ispirazione del suo creatore, Gennaro, che racconta di aver concepito l’idea durante il, con il desiderio di catturare in un distillato il calore, la luce e l’armonia di quel paesaggio. Da questo impulso nasce un gin che punta sull’equilibrio tra personalità e bevibilità, mantenendo una direzione precisa: offrire un sorso che sia riconoscibile, coerente e immediatamente evocativo.

Dal punto di vista aromatico, Gin Asturi colpisce per la sua freschezza bilanciata e la sua struttura raffinata. Al naso, il ginepro si presenta con decisione, ma è accompagnato da un sottofondo erbaceo dominato da timo, maggiorana e rosmarino, che conferiscono profondità e complessità senza appesantire l’impronta generale. Le note agrumate, dovute all’utilizzo di limetta, arancia amara e soprattutto bergamotto calabrese – autentico simbolo olfattivo del territorio – emergono con gradualità, aprendo a una progressione aromatica che culmina in un tocco finale di pepe nero, delicato ma persistente, capace di chiudere il cerchio gustativo con eleganza.

Il sorso è coerente con le promesse dell’olfatto. In bocca, il primo impatto alcolico è misurato e lascia subito spazio a una freschezza vivace, con la limetta che dona una spinta citrica decisa, bilanciata dalla dolcezza dell’arancia e dal calore delle erbe aromatiche. La componente speziata, affidata al pepe nero, non è invadente ma accompagna il finale con discrezione, mantenendo viva l’attenzione del palato. La struttura è snella ma ben costruita, con un equilibrio tra le varie componenti botaniche che rivela un’attenta ricerca della proporzione, senza cadere nell’eccesso o nella rigidità.

Dal punto di vista tecnico, Gin Asturi si appoggia a una base di alcol da cereali italiani, sottoposta a tripla distillazione, con un tenore alcolico di 40% vol. Il risultato è un distillato cristallino, nitido, che non cerca effetti speciali ma punta su una pulizia aromatica che parla di natura, artigianalità e scelta consapevole degli ingredienti. Ogni botanica è selezionata con attenzione e lavorata per esprimere al massimo la sua qualità.

La vera forza di Gin Asturi emerge anche nel bicchiere, quando entra in dialogo con gli altri ingredienti senza perdere la propria voce. È un gin pensato per distinguersi con eleganza anche nella miscelazione, grazie alla sua struttura fresca e bilanciata, che si adatta con versatilità pur mantenendo intatta la sua identità mediterranea.

Nel classico gin tonic, la sua anima agrumata e balsamica si esprime al meglio con una tonica neutra, non invasiva, capace di lasciar respirare le botaniche. Servito in un tumbler alto con ghiaccio cristallino, si esalta con una semplice guarnizione di scorza di limetta o un rametto di rosmarino appena sfiorato per liberarne gli oli essenziali. È la dimostrazione che un drink essenziale, se ben costruito, può raccontare molto.

Ma Gin Asturi non si ferma qui. La sua morbidezza al palato e la complessità delle sue note lo rendono ideale anche in twist più articolati. In un Negroni, ad esempio, riesce a dare una svolta aromatica insolita, aggiungendo un’inedita freschezza erbacea al classico equilibrio tra bitter e vermouth rosso. Oppure in un Martini Dry, dove la pulizia del distillato si presta a un dialogo asciutto e raffinato con un vermouth secco e una leggera spruzzata di zest di bergamotto.

Anche nella mixology contemporanea, dove la ricerca di ingredienti locali e profili originali è sempre più centrale, Gin Asturi si inserisce con coerenza. È perfetto per cocktail mediterranei, estivi, luminosi, in cui può emergere senza forzature. Un’idea su tutte: shakerarlo con succo fresco di pompelmo rosa, un tocco di miele al rosmarino e un goccio di acqua tonica per ottenere un long drink elegante e dissetante, perfetto all’ora del tramonto.

Per i bartender più esperti, rappresenta una materia prima autentica su cui costruire narrazioni liquide che parlano di territorio, stagioni e personalità. Per gli appassionati, è un gin che permette di scoprire, anche a casa, cosa può offrire una distillazione curata, radicata nella terra e pensata con uno sguardo moderno.

Per info e acquisti: asturigin.com

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