Recensioni

Gin Lares, la montagna raccontata in un Distilled

Elisabetta Lugli
September 1, 2023

Vi raccontiamo Gin Lares, l'essenza della montagna; prodotto in Trentino utilizzando i pregiati germogli di larice raccolti a Vermiglio

Cristian Delpero ha una passione da tanto tempo: è innamorato delle risorse del suo splendido territorio, il Trentino. A Vermiglio, comune della provincia autonoma di Trento che si trova a più di 1000 metri di altitudine, Cristian esplora le montagne raccogliendo erbe e funghi, immerso in un contesto naturale unico e d emozionante. Sette anni fa, sempre a Vermiglio, ha rilevato un bar che ha trasformato in ristorante, e ha iniziato a preparare infusi a base di grappa utilizzando le botaniche da lui stesso raccolte durante le sue escursioni nei boschi. La passione per le botaniche si è pian piano espansa abbracciando il mondo del gin, e gli scaffali del suo ristorante sono arrivati ad ospitare più di 40 etichette di gin di tutti i tipi. Da lì alla decisione di creare un gin tutto suo il passo è stato breve: a giugno dell’anno scorso è nato Gin Lares, un prodotto unico nel quale spicca una botanica particolarissima, tipica del territorio trentino: il germoglio di Larice. Abbiamo parlato con Cristian per farci raccontare tutta la storia.

Cristian, spiegaci la genesi di Gin Lares.

Certo. Nel mio ristorante – il bar Centro Fondo di Vermiglio che si trova in località Laghetti di San Leonardo – ho sempre proposto i miei infusi di grappa, preparati con le erbe che raccolgo nella zona. I clienti apprezzano, così come non sono rimasti indifferenti alla selezione di gin che strada facendo ho messo a loro disposizione. Siamo in una zona turistica della Val di Sole, una buona cartina di tornasole per testare questo genere di prodotti. Per la nascita di Gin Lares è stato provvidenziale l’incontro con la Distilleria Marzadro di Novaredo: mi hanno invitato a visitare la loro sede, stimolandomi a far crescere la mia passione per le erbe di montagna lanciandomi nella sfida di produrre un gin tutto mio. Anzi, un gin mio e della mia famiglia: senza il supporto della mia fidanzata, dei miei genitori e dei miei fratelli l’impresa non sarebbe riuscita. 

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Quali sono le botaniche che hai scelto per Gin Lares e che tipo di gin è?

Gin Lares è un Distilled. I germogli di larice rappresentano la botanica prevalente, oltre al ginepro ovviamente. A completare il distillato ci sono salvia, alloro, menta, pino mugo e arancia. L’arancia è l’unico elemento non montano, ed è stato aggiunto per armonizzare e bilanciare il distillato. Gin Lares è un gin complesso, che presenta note erbacee e balsamiche. Come dico io, dentro Gin Lares  si sente il bosco: come quando si va per legna – noi qui ci siamo abituati – e rimane addosso il profumo delle piante.

I germogli di larice sono davvero una particolarità: raccontaci di più.

Il larice è una pianta tipica di questa zona. Non è un sempreverde, si spoglia d’inverno e in primavera spuntano le gemme: è quello il momento in cui avviene la raccolta, che non è per niente facile, la facciamo a mano raccogliendo i germogli uno a uno. Si tratta di una raccolta non regolamentata, abbiamo fatto domanda ed è stata respinta perché non c’è proprio bisogno di farla: l’importante è non danneggiare i larici, rispettare le piante e il territorio, non raccogliere tutti i germogli dalla stessa pianta. Tutte accortezze che noi abbiamo sempre avuto. Io utilizzavo i germogli già per preparare i miei infusi di grappa, sono avvezzo a questa attività da anni.

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Parlaci del nome, Lares, e dell’etichetta.

Lares nel nostro dialetto significa larice, il nome è dunque un omaggio alla botanica protagonista del gin. Sull’etichetta invece è rappresentata la Presanella, che è la montagna più alta del territorio trentino con i suoi 3558 metri, e si trova proprio qui, nella zona di Vermiglio. Un nome e un’etichetta semplici che vanno dritti al punto, raccontando il prodotto, Gin Lares appunto.

Come è stato accolto Gin Lares dal pubblico?

Ovviamente sono partito presentandolo nel mio ristorante. Inizialmente ho chiesto alla distilleria una produzione di 120 bottiglie, con la speranza di venderle nell’arco di 4 o 5 anni. Dopo due mesi erano già finite! Da lì, ho dovuto aumentare la raccolta di germogli di larice e le produzioni, che si sono succedute con rapidità. Sono molto soddisfatto, vendo Gin Lares in locali e alberghi della zona ma penso che possa essere apprezzato anche altrove in un futuro prossimo.

Come consigli di gustare Gin Lares?

Nel mio ristorante propongo delle degustazioni, e preparo gin tonic con Lares e garnish di germogli di larice. Siccome il larice non si trova dappertutto, in alternativa consiglio di guarnire il gin tonic con bacche di ginepro o scorzetta d’arancio. L’importante è utilizzare una tonica neutra che non copra i sentori del larice. Gin Lares si gusta splendidamente anche liscio: si presta bene anche se è un po’ forte visto che fa 45 gradi, ma per gli amanti della grappa da queste parti non è un problema! Gin Lares si può bere anche a pasto, abbinandosi in maniera armonica con i cibi di montagna, ad esempio la selvaggina e con tutto ciò che riguarda il bosco.

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