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Southern Red, il gin che attraversa l’Italia in un percorso di eccellenze

Elisabetta Lugli
September 9, 2021

L’unione del gin e del distillato di Melannurca Campana IGP dà vita a un prodotto unico e delizioso: vi raccontiamo Southern Red Fusion Gin.

Southern Red è un gin tutto nuovo, che accende i riflettori su un frutto che conoscono in pochi, tipico del Casertano: la melannurca. “Rossa del Sud”, così suona la traduzione del nome di questo gin, ed è anche il modo in cui viene chiamata questa varietà di mela millenaria, dalle incredibili qualità nutrizionali. Southern Red non è però soltanto un gin del Sud: idealmente abbraccia tutto lo stivale, perché valorizza la melannurca casertana, viene distillato in Toscana e la società che lo commercializza ha sede a Milano. Abbiamo parlato con Alberto Di Nardi che, insieme a Miriam, è il fondatore di MVP, la società che produce Southern Red.

Un filo rosso tra nord e sud d’Italia, rosso come le mele…

Alberto, raccontaci la storia di Southern Red dall’inizio.

Io e Miriam arriviamo da altri mondi lavorativi, poi circa due anni fa le nostre strade si sono incontrate con quella di Priscilla Occhipinti, maestra di distillazione della storica distilleria Nannoni, in Toscana. In quel momento è nato il sogno di produrre un gin, e di farlo affidandoci alla sapienza di Nannoni. Poi il tempo mancava sempre, fino a quando è arrivata la pandemia, rallentando il ritmo del mio lavoro e permettendomi così di dedicarmi una volta per tutte a questo sogno nel cassetto.

southern red fusion gin

Sulla bottiglia di Southern Red si legge anche un’altra scritta: Fusion Gin. Cosa significa?

Si tratta di un riferimento all’incontro tra vari territori che abbiamo voluto compiere producendo questo gin. C’è la melannurca tipica di Caserta, l’abile lavorazione di Nannoni fatta in Toscana, così come anche alcune delle botaniche presenti in Southern Red provengono dalla Toscana. Poi c’è la base della società con la quale ci occupiamo di Southern Red, che si trova a Milano. Un giro d’Italia in bottiglia, insomma.

Parliamo della melannurca, che conoscono in pochi.

La melannurca è una varietà di mela molto particolare, tipica della zona del casertano. Si raccoglie in autunno, acerba, e si lascia maturare a terra su quelle che a Caserta si chiamano “stese”. Le mele devono essere girate a mano una a una ogni due ore di modo che il sole possa baciarle su ogni lato e farle maturare in maniera uniforme fino ai primi di dicembre. A quel punto sono pronte. La mia idea era quella di valorizzare la filiera di questo frutto che esiste da millenni ma che inizia ad essere conosciuto soltanto ora: pensa che questo è il primo anno che la melannurca ha il suo stand dedicato a Cibus, la fiera che si tiene a Parma. Valorizzarla significa utilizzare soltanto frutta biologica – Southern Red ha il marchio IGP sulla bottiglia – e farla lavorare da un ottimo distillatore, come è Nannoni.

Prova Southern Red Gin

Melannurca Campana IGP

Come viene lavorata la melannurca per entrare tra gli ingredienti di Southern Red Gin?

Si tratta di un procedimento abbastanza complesso, grazie al quale la melannurca viene prima seccata e poi distillata. Questa è la prima volta in assoluto che la melannurca viene utilizzata in un distillato!

Che tipo di gin è Southern Red e quali altre botaniche lo compongono?

Southern Red è un compound, come ti dicevo la mela viene distillata a parte. Le altre botaniche che lo compongono sono il ginepro, il coriandolo, l’angelica, il cardamomo e un tocco di radice di zenzero, che è l’unica botanica non italiana: tutto il resto arriva dalla Toscana.

Quali sono le caratteristiche di Southern Red?

La melannurca ha un gusto spigoloso, non rotondo, che si fonde bene con le altre botaniche. Il ginepro rimane il protagonista sia al gusto che all’olfatto ma la melannurca dona un tocco che mi risulta difficile spiegare: per me è come un tuffo nell’infanzia, sento sprigionarsi dalla bottiglia lo stesso aroma che sentivo quando mia nonna faceva le mele al forno.

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Come consigli di gustare Southern Red?

Innanzitutto liscio, come aperitivo o digestivo, risulta gradevolissimo. Sotto forma di gin tonic è perfetto accompagnato da una tonica non aromatizzata e guarnito con una fettina di mela essiccata, qualche bacca di ginepro e un poco di cannella. Ma stupisce anche sotto forma di Gin Fizz, in un amarcord degli anni ’80.

Parliamo della bottiglia, che è molto bella e decisamente originale.

Sì, siamo molto fieri della bottiglia di Southern Red. In vetro nero, è stata studiata da un bravissimo architetto ed è al 100% amica dell’ambiente. Non c’è etichetta, bensì una serigrafia che ricorda la melannurca con il suo tipico colore rosso. Anche la serigrafia rispetta l’ambiente, perché viene eseguita con un brevetto di colorazione molecolare del vetro che non prevede l’utilizzo di solventi. Tutta la bottiglia di Southern Red è riciclabile, compreso il tappo che è di legno. La bottiglia è nera per far risaltare la sagoma della mela serigrafata, ma se si guarda all’interno risulta trasparente, si vede il gin: bello dentro e fuori!

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