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Vodka Statuaria: quando una lucida visionaria follia crea opere d’arte

Vanessa Piromallo
July 21, 2023

Maite Distilleria Libera oggi ci sorprende con la sua nuova Vodka Statuaria, distillata con marmo bianco di Carrara...

Nella nostra precedente intervista con Francesco Menicucci, distiller e fondatore di Maite Distilleria Libera (Marina di Carrara, Toscana), vi abbiamo raccontato i suoi gin Furia e Spiaggia Lunga (leggi l’articolo a questo link). Oggi, assieme a lui, vi raccontiamo il suo ultimo capolavoro, Vodka Statuaria, il morbidissimo distillato che deve le sue peculiarità a una piccola follia: l’uso di marmo bianco di Carrara in polvere in distillazione.

vodka statuaria

Quali sono le caratteristiche principali di Vodka Statuaria?

Vodka Statuaria è una vodka neutra da grano italiano biologico, che si contraddistingue per l’eccezionale morbidezza e un gusto minerale dato dall’uso di polvere di marmo in distillazione, posizionata nei piatti dell’alambicco. Il suo nome infatti deriva proprio dal marmo più pregiato di Carrara, lo Statuario, quello che utilizzò anche Michelangelo per le sue opere. So che stiamo parlando di un metodo folle e unico, ma siamo Maite Distilleria Libera proprio perché amo aver la libertà di sperimentare come voglio: il nostro motto è “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida visionaria follia”.

Sicuramente ne vale la pena. Gli hotel con cui lavoriamo in Toscana ci dicono che i turisti amano moltissimo la nostra vodka toscana. Inoltre Statuaria si è guadagnata un Gold ai World Vodka Awards e un Silver alla london Spirits Competition.

Complimenti davvero! Ma come ti è venuto in mente di utilizzare il marmo bianco di Carrara in distillazione?

L’idea l’ho presa da un manuale di distillazione della grappa risalente al XIX secolo. All’epoca le tecniche non ancora avanzate facevano sì che potessero verificasi diversi problemi in distillazione, tra questi la formazione della schiuma. Questi distillatori notarono che, mettendo alcuni sassi nel distillatore, questa schiuma non si formava e, utilizzando sassi bianchi, si aveva l’ulteriore vantaggio di ottenere una grappa più morbida. Oggi la scienza ci spiega che queste due reazione derivano dal fatto che il carbonato di calcio, contenuto in molte pietre e nel marmo, è un antiacido.

Non ho resistito, ho voluto provare e il risultato è stato davvero fantastico perché ho ottenuto una grande morbidezza e una certa mineralità nel sapore, che rendono Vodka Statuaria davvero unica.

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Questa però non è l’unica “follia”, infatti per produrre la vodka e i tuoi gin utilizzi un alambicco a fiamma viva, che richiede moltissima attenzione e abilità per gestire correttamente la distillazione. Come mai questa scelta?

Questa è la tecnica con cui ho imparato a distillare e con la quale ho sviluppato le mie ricette, quindi non volevo cambiare nulla quando ho aperto la distilleria. So cosa devo fare per evitare errori ed è così che mi piace lavorare.

Certo, mia moglie mi prende un po’ in giro, mi chiama “Guardia Svizzera” perché quando distillo devo stare fermo davanti all’alambicco senza mai distrarmi, a controllare continuamente tutto il processo utilizzando ogni senso, annusando e assaggiando. Naso e gusto sono fondamentali, non bastano sonde termiche o altre tecnologie.

Sui nostri piccoli lotti posso avere il massimo controllo e devo averlo, non posso sbagliare nessuna cotta: siamo piccini e la qualità è la cosa più importante che offriamo. Anche la scelta di non filtrare mi obbliga ulteriormente a non commettere mai errori, ma mi permette di mantenere intatti i sapori e rispecchia il modo con cui ho imparato a distillare di cui parlavo prima.

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A proposito di “piccini”, raccontaci qualcosa di più di Maite Distilleria Libera

Eh sì, è piccina anche lei, sono solo 29mq, ma è il mio regno. Da qui facciamo tutto, anche il nostro podcast! Si chiama “Ape Stase?” e lo si può seguire sia su Spotify sia su YouTube.

Come vi avevamo già raccontato, io e Olivia ci siamo stufati delle nostre vite a Milano, dei nostri lavori nei mondi della moda e del marketing, e quindi abbiamo deciso di tornare in Toscana, la nostra terra, e di trasformare la nostra passione in una vera professione.

La nostra è veramente una distilleria artigianale, con l’unico focus di ricercare la qualità e non attenersi alle dinamiche di mercato. Lo dimostrano non solo la vodka, ma anche i nostri primi due prodotti, Spiaggia Lunga e Furia, i London Dry Gin che abbiamo lanciato in contemporanea.

Facciamo inoltre di tutto per azzerare il nostro impatto ambientale, preferendo packaging ecosostenibili e grazie a una collaborazione con Treedom. Grazie a loro abbiamo piantato una foresta che ci permette di compensare le emissioni della distilleria e qualche volta regaliamo alberi a clienti e amici. Un bel progetto, ci piace l’idea che quando queste persone ricevono aggiornamenti sui loro alberi pensino anche a noi.

Parlando dei tuoi gin che hai menzionato, c’è motivo per il quale prediligi i London Dry?

Ho studiato i diversi metodi di produzione e quello del London Dry sentivo riflettesse la mia visione di Distilleria Libera: credo sia un metodo sincero, che mostra l’abilità dell’uomo, che sia puro perché non è possibile modificare o edulcorare ciò che esce dall’alambicco. Rispecchia il mio cuore romantico.

Come consigli di miscelare Vodka Statuaria?

Sicuramente consiglio di provarla liscia, fredda di freezer, perché si sente la parte minerale-sapida che la contraddistingue. Per lo stesso motivo funziona perfettamente nel Vodka Martini utilizzando praticamente un nulla di vermouth.

I nostri clienti poi dicono che i vodka tonic vengono particolarmente apprezzati: soprattutto i turisti russi ne bevono come non ci fosse un domani.

Con cosa ci stupirai prossimamente?

Sto lavorando a qualcosa di diverso, un amaro locale… ma non voglio dire troppo per ora, seguiteci sui nostri canali social per essere aggiornati sulle nostre novità (NdR: Instagram: @maitedistilleria)

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