iG: Come ti sei preparata per questa gara di Gin Mare?
VC: La prima cosa del regolamento che mi è saltata all’occhio è stata la semplicità e la ripetibilità della ricetta: volevo creare qualcosa che fosse apprezzato per la ricetta e riproducibile facilmente dai miei colleghi.
Ho lavorato in affiancamento con i cuochi del locale che mi hanno dato dei buoni consigli, come l’utilizzo del chutney; la versione definitiva la devo anche a mia madre, esperta di cucina, che mi ha dato dei buoni consigli e mi ha seguito fino alla versione definitiva dello Zeus Temptation.
iG: Qual’è il tuo cocktail preferito?
VC: Amo parecchi cocktail, dai Tiki ai cocktail con Gin e Whisky, difficilmente ho delle preferenze, va un po’ a momenti.
Amo il Pimento e poco i distillati di agave ma questa cosa fai finta che non te l’abbia detta (Opsss)
Per il cibo si dice una buona forchetta…beh io sono un buon bicchiere.
iG: In Italia sei la bartender che ha saputo interpretare meglio Gin Mare.
Puoi dare qualche consiglio per miscelarlo al meglio?
VC: Gin Mare è un prodotto molto versatile, dai Fizz ai Collins ai Sour. Si sposa bene con i sapori agrumati ma anche alle spezie, alla frutta esotica come nel mio Zeus Temptation Ci si può giocare veramente tanto, quindi spazio alla fantasia e soprattutto…osate!