Sfortunatamente per le donne, l’etichetta imponeva che non potessero consumare alcolici in pubblico, portandole forzatamente a consumare tè e succhi di frutta. Con grande perspicacia, Ngiam, vide un’importante nicchia nel mercato e decise di creare un cocktail che sembrasse all’apparenza un semplice succo di frutta, ma fosse in realtà infuso con gin e liquori. L’abile bartender rese la bevanda rosa per conferirle un tocco femminile che, insieme all’uso di alcol chiaro, portò le persone a pensare che fosse una bevanda socialmente accettabile per le donne. Nacque così ufficialmente il Singapore Sling. Inutile dire che divenne un successo istantaneo. Si tratta di un cocktail a base di gin addizionato di succo di ananas, succo di lime, curaçao e Bénédictine. A dargli la famosa tonalità rosa sono granatina e liquore alla ciliegia.
Ancora oggi il Raffles Hotel è una vera istituzione nella rutilante nightlife singaporiana. I colori profondi e ricchi alle pareti e la vegetazione lussureggiante trasportano gli avventori del Long Bar nell’atmosfera di un piantagione tropicale. Per rendere l’atmosfera rilassata, gli ospiti sono invitati a spazzolare i gusci di arachidi dal tavolo e dal bancone del bar sul pavimento. Questo è probabilmente l’unico posto nella pulitissima Singapore in cui sporcare è obbligatorio.
Presso il Long Bar, il drink viene preparato secondo la ricetta originale, che prevede ben otto ingredienti che donano a questo cocktail un gusto unico, complesso, pieno di profumi e dalla straordinaria bevibilità, nonostante la sua elevata gradazione. Ne vengono preparati oltre 800 al giorno e questo ha reso necessaria l’installazione di un divertente shaker manuale in grado di preparane sedici dosi contemporaneamente semplicemente girando una manovella.