Sono giorni che compaiono su Facebook le foto degli anni che furono, molte di esse anni ’80 e ’90, precedute da un “accetto la sfida”. Per questo mi è venuto in mente di accettare la sfida non con fotografie, ma con un revival alcolico di quei tempi bui per la moda e per alcuni versi anche per la miscelazione. Erano anni in cui o si beveva molto bene, per esempio nei grandi alberghi, oppure davvero male, come nelle discoteche o nei pub che erano all’apice della popolarità.
A proposito di moda, c’è da dire che all’epoca il gin non è che avesse così tanto seguito. Erano gli anni della vodka, liscia o peggio, aromatizzata a qualsiasi gusto. Il gin, più che altro compariva, come variante da professionisti della sbornia, come ingrediente in affiancamento alla suddetta vodka e qualche volta pure al rum, con il risultato di dar luogo a delle vere bombe alcoliche. L’obiettivo spesso era infatti di fare a gara a chi reggeva più l’alcol, dopo aver bevuto “mischioni” a gradazioni stellari come l’angelo azzurro, con il risultato di finire la serata con una sonora sbronza e passare il giorno successivo in pieno hangover.