L’antipasto
Piatti di salumi, formaggi con mieli e marmellatine, tartine con salmone affumicato o con dei buoni patè, al massimo qualche rustico fatto con la pasta sfoglia o brisè comprati e assemblati sono antipasti sempre graditi. Se volete abbinarvi al nostro amato gin e pasteggiare a gin tonic, giocate con le spezie e le botaniche per richiamare quel che mangiate a quel che bevete.
Il primo piatto
Il grande classico delle feste è il tortellino, possibilmente da mangiare con il brodo. Acquistateli freschi in un pastificio artigianale e farete un figurone! E se il brodo vi pare difficile, serviteli burro e salvia e non vi pentirete, sia per semplicità che per gusto. La pasta ripiena vi potrebbe risolvere anche le cene di pesce tipo quella di Capodanno o della Vigilia. Sempre da condire con burro e salvia, che ne dite di un tortello al baccalà? Alternative valide e fra l’altro di non eccessivo costo, due grandi cavalli di battaglia degli anni Ottanta, che stanno tornando di gran moda: le pennette al salmone (magari sfumate col gin invece che con la vetusta vodka o brandy) o lo spaghetto col tonno. Due ricette “for dummies” che non deludono mai!
Il secondo piatto
Qui forse entriamo nel difficile, ma basta farsi furbi. Per le cene di carne ci sono sempre i macellai di fiducia che vi possono vendere un bel polpettone già confezionato da infilare solo in forno. Tornando agli anni Ottanta di gran moda, se foste capaci, con un vitello tonnato fareste un figurone, ma capisco che siamo su un livello di cucina un po’ più elevato. Per le cene di pesce, vi consiglio il caro vecchio cartoccio: un bel pesciolino per ogni commensale, da mettere a cuocere al forno con qualche spezia, due olive e un filo d’olio e in 20 minuti il gioco è fatto.