A parte che anche Egidio Fidanza è del partito del “less is more” e concorda che una focaccia al rosmarino fa faville con il gin tonic, ci ha ricordato le basi dell’abbinamento: concordanza o opposizione, similitudine o contrasto. Si consiglia la similitudine soprattutto quando ci sono ingredienti difficilissimi da trattare, “come il carciofo, l’incubo dei sommelier, che sta molto meglio con un drink che con un bicchiere di vino”. La soluzione? Il Cynar, che contiene appunto carciofo e metterlo magari in un twist sul Negroni: “Gin beefeater, Cynar 70, rabarbaro e bergamotto per dare una nota agrodolce e floreale, con garnish di lemon peel, timo e menta per dare freschezza al naso”. Questo drink si sposava particolarmente con una pizza che è stata presentata alla manifestazione, con menta nell’impasto, ripiena di ricotta e carciofi.
Però poi ci sono ingredienti più grassi che hanno bisogno di essere contrastati, come è capitato proprio alla Città della pizza, quando Stefano Callegari ha proposto una pizza con il lardo mastunicola, un prodotto lavorato con sale, pepe, basilico, peperoncino. Il miglior modo per affrontarla? Un gin sour per sgrassare il palato. Per questa pizza Fidanza ha pensato a un Collins, partendo da “un gin Beefeater infuso con alloro e rosmarino per ricordare la conciatura del lardo e dare una nota balsamica e aromatica, insieme al vermouth dry”. Poi si aggiungono succo di limone, zucchero, e soprattutto “soda e angostura bitter, che servono per sgrassare e completare con un tocco di aromaticità”.