Curiosità

Che aromatica ci metto nel mio giardino? Guida for dummies al gardening da bancone

The Gin Lady
September 8, 2016

Si chiama gardening, ma in altre parole è pollice verde, per far crescere le piantine più adatte al garnish del nostro gin tonic

Sarà che fa ancora caldo, sarà che mi è venuta un’insolita vena bucolica, fatto sta che dopo il post sul foraging – ovvero l’arte di raccogliere le botaniche per guarnire il proprio gin – mi è venuta in mente un’altra pratica fondamentale: il gardening. In altre parole, se avete anche solo un balconcino, perché non tenerle in casa due botaniche per guarnire il proprio gin?

Confesso che il pollice verde non è che sia il mio forte, però ci sono delle piante che sono riuscite a resistere anche alla mia scarsa propensione alla botanica. Fra queste il timo, peraltro una delle mie aromatiche preferite anche in cucina. Tutt’altra fortuna per il cetriolo: in un evento Hendrick’s mi avevano donato dei preziosi semini, che ero riuscita anche a far germogliare, salvo farli morire di sete nel giro di poche settimane.

Gardening, ovvero come crescere in casa i garnish per il proprio G&T

Quindi, in base alle mie esperienze personali, vi faccio una piccola classifica delle botaniche casalinghe da poter tenere in casa, dalla più resistente – il suddetto timo – alla più difficile, il nostro amato ginepro. Fermo restando che di vivai sono piene tutte le città e nessuno vi impedisce di sostituire frequentemente le piantine del vostro orto casalingo per non sfigurare con i vostri ospiti amanti del gin tonic.

  • Timo: resistente e pervicace, sa stare sia in casa che all’esterno, ma attenzione ai mesi più caldi, quando ha bisogno di essere innaffiato molto di frequente. Ce ne sono diverse varietà, fra cui il timo limonato, che ha una particolare aromaticità.
  • Rosmarino: arbusto resistentissimo, non a caso è presente in maniera massiccia tanto nella macchia mediterranea, quanto in moltissimi giardini come ornamento. Ha solo un difetto, vuole vivere all’aperto, quindi se non avete spazio esterno è sconsigliato. Ama il sole e non vuole troppa acqua (a parte l’acqua tonica se lo mettete nel gin tonic!).
  • Salvia: discorso analogo al rosmarino per la salvia. Ama il sole, meno l’acqua (far marcire le radici è un attimo se si esagera) e preferisce vivere all’esterno, anche se bisogna fare attenzione quando fa molto freddo. È tuttavia una pianta tutto sommato facile da far crescere e dà grandi soddisfazioni per la sua aromaticità.
  • Origano: questa pianta segue più o meno le regole della salvia. Non troppa acqua, esposizione luminosa, attenzione alle gelate invernali. Può crescere sia in vaso che in giardino e, a parte il rischio di ristagni d’acqua, non ha bisogno di particolari attenzioni.
  • Menta: ci sono differenti tipologie di menta e chi ama il mohito lo sa bene. Tuttavia non sfigurerà anche nel vostro gin tonic. La sua coltivazione è piuttosto semplice, la difficoltà è tuttalpiù è tenere a bada questa aromatica. Facilmente diventa infestante e si sposta di vaso in vaso, rubando l’acqua alle altre piante. A proposito, ama molto essere innaffiata, quindi è meglio che non la dimentichiate.
  • Basilico: qui cominciamo ad entrare nel campo delle piantine più delicate. Il basilico cresce rigoglioso a temperature comprese fra i 20 e i 25° C mentre soffre se la temperatura si abbassa sotto i 10° C. Vuole inoltre molta acqua, quindi guai ad abbandonarlo. Ce ne sono diverse varietà, la mia preferita è quella genovese dalle foglioline piccole piccole – quella del pesto per intenderci – che dà un profumo ineguagliabile.
  • Mirto: le sue caratteristiche sono più simili a quelle del rosmarino, tuttavia ha bisogno di un clima ventilato, non a caso cresce rigoglioso in Sardegna. Se avete un giardino esterno non esitate a provare questa coltivazione, mettendo la pianta nel punto più esposto. Attenzione che il terreno sia ben asciutto fra un’irrigazione e l’altra.
  • Ginepro: dimenticate di coltivarlo in vaso. Gradisce un clima montano, quindi se risiedete ad Aosta, via libera, se a Catania, pensateci bene. Inoltre c’è il problema delle bacche: se si vuole arrivare a questo risultato bisogna che vicino alla pianta femmina vi sia una pianta maschile che possa impollinarla. Insomma, la fatica è tanta e forse conviene andare dall’erborista.

Il timo è una pianta molto resistente e quindi è abbastanza facile da far crescere. mentre il ginepro è più insidioso.

Lascia un commento

Conferma

Categorie

News
1379
Ricette
425
Recensioni
377
Interviste
275
Altro
Riduci
image (61)
News
Emma Watson disegna il packaging festivo di Renais Gin
mini happy hour 2
News
Negli USA l’appello per vietare i giocattoli ispirati ai cocktail
image (60)
News
Tamar Gin: il gin con datteri che cattura l’essenza del Medioriente

Esplora la nostra
Enciclopedia

Ricette

News