Curiosità

Il sale ha un solo gusto, ma nel gin ne ha migliaia

Stefano Del Pianta
June 23, 2022

Salutiamo l'estate con il reportage dei gin italiani salati di Stefano Del Pianta, su Instagram noto come My Gin Experience

Secondo il dizionario una pietanza è sapida quando è ricca di sapore e di gusto. Ma cosa è invece un gin sapido? Da appassionato del Made in Italy e di tutto ciò che concerne il gin, negli ultimi anni mi sono innamorato proprio dei gin salati.

Ma cosa si intende con gin salati? Basta aggiungere del sale al gin? In realtà esistono svariati metodi per dare sapidità al gin con diverse intensità di salinità. In questo articolo vi citerò alcuni esempi italiani.

Dato che proprio noi italiani siamo stati i precursori di questa tendenza devo partire dal primo gin al mondo che ha utilizzato questa insolita botanica nel settembre del 2016. Sto parlando di Gin Primo, ideato da Federico Lugaresi e realizzato con il sale marino integrale di Romagna. Il gin è un distilled dove le botaniche vengono distillate separatamente poi si ha il taglio, quindi da 96%vol. il gin viene portato a 43%vol., con l’acqua salata. Con il medesimo processo nasce Gin Primo Africa, dove alle varie botaniche africane viene aggiunto il sale della Namibia.

Foto: Stefano Del Pianta – IG @myginexperience

Il sale dolce di Cervia è stato utilizzato anche da Alessandro Fanelli nel suo Gin Bandito, ma a differenza del precedente, nel suo compound 45,5%vol. viene inserito come ultimissimo ingrediente.

Uno dei gin con la nota più marcata di sapidità è Ionico. Siamo in Sicilia, dove i fratelli Pistone hanno caratterizzato la salinità di questo compound grazie ad una soluzione idrosalina. Viene utilizzata per ridurre il grado alcolico e portarlo a 43%vol, dato che il prodotto esce a 72,5%vol. Per creare questa soluzione viene presa acqua dell’Etna microfiltrata e viene aggiunto il sale marino siciliano.

Molto particolare è Baciamano Gin Salis, un London Dry di Milano ideato da Simone Bozzini. Qui il sale è veramente padrone trattandosi di un gin mono botanico di solo ginepro della costa mediterranea. Per portarlo a 40%vol, il gin viene tagliato con acqua di mare ad uso alimentare non filtrata. Il deposito del sale sul fondo della bottiglia crea un bell’effetto visivo e, a seconda dell’intensità di sapidità che volete ottenere, potete decidere se scuoterla prima dell’utilizzo.

Foto: Stefano Del Pianta – IG @myginexperience

Il Gin Caprisius è composto esclusivamente da botaniche dell’isola di Capri. In questo compound 43%vol. ideato da Luca Stabile la sapidità è data dal sale marino, con i suoi 5 grammi per litro.

A Trieste i fratelli Pedicchio Tommaso e Marco hanno realizzato Seri Pervas, un gin distilled 42%vol dove alle botaniche triestine distillate separatamente viene aggiunta l’acqua del Mare Adriatico. Il loro fornitore triestino preleva l’acqua di mare nel Golfo di Trieste, dalle limpide acque al largo di Canovella de’ Zoppoli, prospicienti all’Area Marina Protetta di Miramare e la purifica per uso alimentare.

Foto: Stefano Del Pianta – IG @myginexperience

Un altro gin che ha utilizzato l’acqua marina è Menegiks, dove il bolognese d’adozione Ergin Allko ha ideato questo distilled-compound 42%vol. Il gin, composto da 5 botaniche, viene portato alla gradazione corretta grazie al taglio con acqua marina microbiologicamente pura ad uso alimentare dell’azienda Steralmar di Bisceglie (BT).

Danilo Galliani di Como ha realizzato Seventy, un distilled gin 41%vol dove, oltre al rosmarino autoctono di Montevecchia ed altre quattro botaniche, ha aggiunto il sale blu di Persia dopo il taglio a fine processo produttivo, per poi lasciar riposare il gin per 15 giorni in acciaio.

Infine, vorrei concludere con Gin dei Sospiri della laguna di Venezia, ideato da Marco Vian. La vera protagonista di questo gin è la Salicornia. Pianta che cresce immergendo le proprie radici dentro l’acqua lagunare assorbendo così la salinità. Viene poi raccolta a mano con lo scopo di mantenere intatte le sue fragranze marine, permettendo di poter ritrovare la laguna in un bicchiere. Le altre 5 botaniche che compongono questo distilled di gin 40%vol sono tutte veneziane.

Foto: Stefano Del Pianta – IG @myginexperience

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