Dedicare canti e poesie all’alcool non è una novità nella storia della letteratura e della musica. A volte l’origine dell’ispirazione si confonde tra aneddoto e leggenda. Eccone qualche esempio limitandoci (e per difetto) al solo Gin.
Giosuè Carducci:
Il 5 ottobre 1881 il poeta era con Delia, Adele Bergamini, rossa di capelli e di occhi celeste, sua musa, amante e guida alla scoperta di Roma. Carducci bevve (e ribevve) del gin: mai stato uomo da un solo bicchiere.
Il ginepro appena scoperto ebbe questa sua dedica poetica:
Quanto azzurro d’amori e di ricordi,
Gin, infido liquor, veggo ondeggiare
Nel breve cerchio onde il mio gusto mordi:
O dolci selve di ginepri, rare,
A cui fischian nel grigio ottobre i tordi
Lungo il patrio, selvaggio, urlante mare!