Ice and Water

Il ghiaccio trafilato

Marco Garino
July 5, 2022

La flessibilità e la resa sono le sue caratteristiche più importanti, che, abbinate a quell’aspetto prezioso e brillante, lo rendono uno dei protagonisti indiscussi del ghiaccio alimentare!

Il Ghiaccio trafilato fa parte della famiglia dei granulari, che possono dividersi in 3 categorie, a grane fini, grosse o a scaglie. Il ghiaccio granulare, in generale, resta il più utilizzato in vari settori, poiché grazie alla sua versatilità risulta ottimale per la presentazione di prodotti o per la conservazione degli stessi.

Versatilità, resa, risparmio: i vantaggi del ghiaccio trafilato

Le tecnologie per produrre questo tipo di ghiacci sono diverse, e in certi casi si arriva anche a produrli tritando i cubetti pieni o cavi a seconda della disponibilità. Certamente si fa di “necessità virtù” ma porre l’attenzione su qualità e costi, anche in questo caso può diventare strategico, specialmente se avete un’attività che fa di questo importante ingrediente uno dei protagonisti dei vostri cocktails.

Perché trafilato?

Definito in molti modi, come grana grossa, nugget, pebbles, cubelet, cheweble, crunchy, soft, pearl o micro-cube, quello trafilato è il tipo di ghiaccio più eclettico che merita di esser approfondito. Siamo infatti in molti a pensare che in futuro, l’utilizzo di questa tipologia di ghiaccio prenderà il sopravvento su molte altre, sdoganando l’utilizzo del cubetto là dove il cubetto non serve necessariamente. Prende il nome dalla tecnolgia che lo produce, un sistema di estrusione con una trafila che gli da forma e consistenza, le dimensioni possono variare a seconda della produzione giornaliera e delle applicazioni.

Ma cos’è che attrae verso questo tipo di ghiaccio masticabile?
Quanto è presente oggi nelle attività di settore?

Poiché il ghiaccio trafilato assorbe il liquido in cui è immerso può raggiungere una qualità quasi caramellata se usato in bibite o bevande zuccherine. Il liquido trattenuto si disperde poi nel momento in cui il ghiaccio viene masticato.
Questa qualità lo rende estremamente piacevole e può portare a maggiori tassi di soddisfazione del cliente oltre che migliorare i profitti.

Effettivamente parliamo di un micro-cubetto, il punto d’incontro tra un half-dice (mezzo cubo) e il classico granulare. Si rivela particolarmente versatile e adatto a numerosi utilizzi, dall’esposizione alla miscelazione passando anche per l’industria ed il benessere.

Risparmiamo energia

Un calcolo statistico permette di affermare che utilizzando il ghiaccio trafilato si può avere un risparmio medio di consumo energetico pari al 30%. Questo avviene principalmente perché la tecnologia utilizzata per produrre questo tipo di ghiaccio utilizza un sistema di raffreddamento lineare e quindi non necessita di sprecare energia elettrica e tempo per la fase di sbrinamento.

Resa migliore

Incrementare la Qualità dato che le prestazioni del ghiaccio trafilato sono al Top sotto molti punti di vista. Possiamo infatti identificare tra i punti più importanti una umidità media attorno all’8% (molto vicina a quella di un ghiaccio a cubetti o blocchi) ed un conseguente basso effetto diluente (fino al 40% in meno), permettendo di migliorare la qualità del prodotto finito rispetto a formule che utilizzano ghiaccio granulare fine o tritato.

Maggiore flessibilità

Essere più flessibili ed usare lo stesso ghiaccio in diverse occasioni, questo grazie alla grande versatilità ed alla facile gestione della porzione. Il trafilato è da considerarsi già pronto per tutti quei drink denominati pestati, va bene per fare dei cestelli, la presentazione di un piatto di scampi, come lo smoothie o i frozen, dove miglioriamo anche l’omogeneizzazione.

Riduzione dei costi

Ridurre i costi operativi è spesso un argomento sensibile per chi è orientato alla parte organizzativa, ma nello specifico non è sempre così semplice identificarli, specialmente pensando al ghiaccio. Grazie al trafilato possiamo evitare tutte quelle operazioni volte a rompere o tritare il ghiaccio, possiamo ridurre i tempi di frullatura anche del 40% (non molti sanno che i primi 7/8 secondi di un settaggio nei frullatori è previsto per rompere il ghiaccio.

Un punto di attenzione

Ultimo ma non meno importante è il beneficio nella riduzione del consumo e conseguente costo dell’acqua. Anche in questo caso non è normalmente noto che un normale fabbricatore di ghiaccio raffreddato ad aria utilizzi nelle migliori delle ipotesi almeno 2 litri di acqua per produrre 1 kg di ghiaccio (fino a 20 litri se raffreddata ad acqua). Bene, la tecnologia utilizzata per produrre il trafilato (come per il granulare e le scaglie) utilizza un rapporto 1 ad 1 in condizioni di raffreddamento ad aria. Questo vuol dire 1 kg di ghiaccio con 1 litro di acqua, non ci sono sprechi.

Risparmiare acqua diventa cruciale sia dal punto di vista economico che ecologico, possiamo infatti asserire che lo spreco di acqua risulta esser uno dei maggiori argomenti degli ultimi anni.

Per questo motivo, la qualità dell’acqua utilizzata per produrre ghiaccio trafilato deve esser di altissima qualità, garantita da un impianto filtrante adeguato che ne gestisca la parte organolettica, così da ottenere un prodotto, o meglio ancora un ingrediente pregiato.

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