Perché trafilato?
Definito in molti modi, come grana grossa, nugget, pebbles, cubelet, cheweble, crunchy, soft, pearl o micro-cube, quello trafilato è il tipo di ghiaccio più eclettico che merita di esser approfondito. Siamo infatti in molti a pensare che in futuro, l’utilizzo di questa tipologia di ghiaccio prenderà il sopravvento su molte altre, sdoganando l’utilizzo del cubetto là dove il cubetto non serve necessariamente. Prende il nome dalla tecnolgia che lo produce, un sistema di estrusione con una trafila che gli da forma e consistenza, le dimensioni possono variare a seconda della produzione giornaliera e delle applicazioni.
Ma cos’è che attrae verso questo tipo di ghiaccio masticabile?
Quanto è presente oggi nelle attività di settore?
Poiché il ghiaccio trafilato assorbe il liquido in cui è immerso può raggiungere una qualità quasi caramellata se usato in bibite o bevande zuccherine. Il liquido trattenuto si disperde poi nel momento in cui il ghiaccio viene masticato.
Questa qualità lo rende estremamente piacevole e può portare a maggiori tassi di soddisfazione del cliente oltre che migliorare i profitti.
Effettivamente parliamo di un micro-cubetto, il punto d’incontro tra un half-dice (mezzo cubo) e il classico granulare. Si rivela particolarmente versatile e adatto a numerosi utilizzi, dall’esposizione alla miscelazione passando anche per l’industria ed il benessere.