Proprietà del Rabarbaro
A dosi più elevate è considerato un blando lassativo, per la presenza di composti antrachinonici, ma mostra anche proprietà astringenti, per l’alto contenuto di tannini nel rizoma, che svolgono un’azione antinfiammatoria, utile per uso esterno in gargarismi e sciacqui nel trattamento delle più comuni affezioni bucce-faringee. La tossicità degli antracenici è modesta, ma a dosi eccessive si possono verificare nausea, vomito e dolori addominali.
Insieme ad altre drogherete, come senna, aloe, cascara, frangola ecc., il rabarbaro fa parte del gruppo dei lassativi, medicamenti che promuovono e facilitano l’emissione nei casi di stipsi. Si usa sotto forma di infuso. Il rabarbaro, per le sue caratteristiche di amaro-aromatico, svolge un’azione tonica, eupeptica, stomachica ed aperitiva. È utilizzato, pertanto, in liquoreria per la preparazione di amari ed elisir insieme ad altre essenze. Esistono numerosi gin aromatizzati al Rabarbaro, particolarmente apprezzato nel Regno Unito.
Un antico rimedio lassativo-equilibrante è il seguente: Vin Santo
- 20gr di rabarbaro
- 15gr di genziana
- 10gr di melissa
- 10gr di assenzio
Il tutto lasciato a macerare per 15 giorni in 1 litro di buon Marsala; poi si filtra e si sciolgono 100gr di zucchero. Consigliato un bicchierino al giorno dopo il pasto.