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Borgo la Chiaracia: l’Etruria miscelata

Federica Bucci
January 6, 2024

Borgo la Chiaracia: l’Etruria miscelata, dove passato e presente si fondono armoniosamente e il comfort si unisce alla tradizione

Lo scorso ottobre siamo stati ospiti di Borgo la Chiaracia Resort & Spa.

Ad accoglierci l’hotel general manager Matteo Calcabrini che ci racconta la storia del Borgo e della zona. Affascinante e ricca di aneddoti, ci piace farla partire da chi un giorno, di questo luogo, se ne è innamorato e se n’è preso cura. 

Tutto gira intorno a un vecchio ciliegio (chiamato “chiaracia” in umbro), dove c’era un’antica azienda agricola. Eugenio Vinciguerra e Anna Ramazzotti, da trent’anni una coppia nella vita e negli affari , hanno preso in mano la proprietà e l’hanno resa il loro posto, aperto a tutti, dove ci si potesse rifugiare e sentire a casa.

Incantevolmente situato tra i paesaggi mozzafiato della campagna umbra, Borgo La Chiaracia sorge sull’altopiano dell’Alfina, nel borgo di Castel Giorgio. Circondato da un paesaggio unico, è incastonato tra la Val d’Orcia e l’Alta Tuscia, a poca distanza dal Lago di Bolsena. Una gemma di lusso e autenticità ai confini tra Lazio e Toscana. Da qui inizia la nostra full immersion nella Tuscia.

La struttura accoglie gli ospiti con un abbraccio di architettura contemporanea che rispetta il carattere del luogo, integrando con maestria materiali innovativi per garantire efficienza energetica e sostenibilità ambientale. 

Potremmo dire che in Borgo la Chiaracia convivono perfettamente tre anime complementari. Lussuoso relax, ottima cucina e mixology d’eccellenza.

Livinna, questo il nome scelto per la zona benessere, una parentesi di relax ed armonia, in cui potersi rigenerare. Qui troviamo una piscina riscaldata interna ed esterna con idromassaggio, sauna, bagno di vapore, docce emozionali e trattamenti personalizzati. Il rifugio ideale per coccolare anima e corpo. 

Fiore all’occhiello della struttura è il Ristorante Radici, guidato dallo chef Daniele Auricchio. Qui si segue la filosofia “km zero”, valorizzando le risorse naturali locali. Un elemento unico dell’esperienza a Borgo La Chiaracia è infatti la presenza di un’azienda agricola di proprietà. Vitigni di Chardonnay e Pinot Nero, coltivazioni di frutti rossi, nocciole, castagne, orzo, farro e girasole.

I menù offrono prelibatezze della tradizione umbra, preparate con ingredienti selezionati dai terreni circostanti. Dalla colazione tipicamente italiana alle cene gourmet, ogni esperienza culinaria è un viaggio nei sapori dell’Umbria, guidato sapientemente dal maitre sommelier Mauro Clementi che con il suo staff mette a proprio agio ogni commensale. 

L’Etrusco Bar, motivo principale della nostra visita. Situato nel cuore del complesso, offre una vista mozzafiato sulla campagna circostante attraverso la sua veranda a vetri. Durante il giorno, è il luogo ideale per caffè e tè con pasticceria, trasformandosi in un ambiente sofisticato di sera per champagne, vini pregiati e cocktail curati dal bar manager Alessio Ciucci. Interessante e molto ben curata la carta di gin e vodka per i cultori del Martini.

L’attenzione e la dedizione alle radici locali si riflettono nei cocktail che reinterpretano tradizioni ed esaltano ingredienti autoctoni, come l’erba lepre utilizzata al posto della menta come garnish del nostro aperitivo Acqua-Vite (grappa Viognier, Amaretto Adriatico, succo d’arancia, succo di limone, Angostura). 

Il bar celebra la ricchezza del territorio attraverso un’ampia selezione di bevande che mescolano sapori lontani e tradizioni locali. E’ proprio Alessio a suggerire un “fuori menù”, o meglio, a proporci un’esperienza ancora in fase di sperimentazione per loro stessi: proseguire con la cena in food pairing.  Felici di questa bella intuizione accogliamo con entusiasmo il consiglio e iniziamo il nostro percorso. 

Solstizio d’inverno ben si sposa con le due entrate, velo di pecorino con miele di castagno e uovo morbido, provola affumicata e primizie del Borgo.

Il cocktail servito in coppetta,  in carta da questo inverno, è un twist delicato sul White Lady: Amarea, Americano Cocchi, succo di mandarino e profumo al Laphroaig 10.

Il primo proposto dal menù degustazione è il tortello di farro, ripieno di Granducato di Castro, riduzione di cinghiale e vino rosso Ra e farro croccante che Alessio Ciucci accompagna con Radici: il primo signature cocktail inserito in drink list. Gli ingredienti vanno alla ricerca delle sfaccettature del significato radici. Si serve con zenzero candito che completa il cocktail dando dolcezza e speziatura. Un long drink a base di vodka, vino rosso (Pinot Nero), rabarbaro, chocolate bitter, ginger ale e profumo al cioccolato.

Ma è con la trota alla leccarda ai frutti rossi con squama croccante che ci facciamo avvolgere completamente dalla tradizione locale. Centro (103 passi verso la Tuscia) è la rivisitazione del 103, cocktail storico di Viterbo (bitter, Biancosarti, dry vermouth e Angostura) con un’occhio al cocktail tipico di Terni (il Persichetto: liquore alla pesca, vodka e prosecco). Qui troviamo Montenegro, Select, lemon bitter, bitter alla cicoria, marmellata ciliegie, top di metodo classico.

A completare, in un barattolino, marmellata di ciliegie come ingrediente e cubo di pecorino canestrato locale.

In chiusura il semifreddo amarene e ciliegie, cioccolato fondente, biscotto alle nocciole e ciliegie frizzanti, un’ode alla nome del Borgo: la Chiaracia. 

Qui Alessio condivide con noi un ricordo d’infanzia a cui è molto legato proponendoci la sua interpretazione della Nociata Etrusca, piatto natalizio tipico della Tuscia e bassa umbra a base di pasta con le noci, che sua nonna preparava e prepara tutt’ora durante le festività (Vermouth 05013, nocino, Liquore Strega, cacao e cannella in polvere, amido di farro e foamer).

Il modo perfetto per concludere il nostro percorso e ricordarci da dove siamo partiti: dal sogno di Anna e Eugenio: far sentire l’ospite a casa. E così è stato! Dal primo passo nel viale alberato a questa speciale condivisione da parte di Alessio.

Lo staff tutto si è preso cura di ogni minimo dettaglio.

Lasciando la sala del ristorante siamo tornati al bar per dar merito alla carta sopra citata di gin e vodka: il nostro “Martini della buonanotte”.

Borgo La Chiaracia è più di un luogo di soggiorno; è un’esperienza di vita dove passato e presente si fondono armoniosamente, e il comfort si unisce alla tradizione, lasciando un’impronta indelebile nei ricordi di chiunque varchi la sua soglia. Consigliato non solo dalla Guida Michelin ma anche dalla Guida del Touring Club, è un rifugio unico che merita vivamente di essere scoperto.

 

www.borgolachiaracia.it

Località Borgo

05013 Castel Giorgio (TR)

Tel: +39 0763 627123

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