Promotore dell’iniziativa, Antonio Tittoni del Depero Club di Rieti, che insieme al comitato ChiAma che si sta occupando delle iniziative benefiche a favore dei terremotati, ha pensato al gin tonic. “Perché è un drink non troppo difficile da preparare e perché – aggiunge – il Gin Day si avvicina e vogliamo portare la nostra idea fino a Milano, magari per convincere qualche altro collega a fare lo stesso”.
Servono soldi. È questo il messaggio che arriva forte e chiaro dalle istituzioni. La ricostruzione sarà lunga e laboriosa, gli sfollati dovranno vivere per un tempo indefinito in situazioni precarie, inverno incluso, che da queste parti si fa sentire. E se l’emergenza del momento è stata tamponata, diversa sarà la realtà del vivere quotidiano nel prossimo futuro. Con le donazioni si può aiutare concretamente ad alleviare le sofferenze di chi è sopravvissuto al terremoto, ma non ha più una casa, né un paese dove vivere.
E se i ristoratori hanno scelto di devolvere 1+1 euro per ogni amatriciana servita, i baristi faranno lo stesso con il gin tonic. Un euro lo mettono loro, un altro lo mette chi lo consuma e la beneficienza è fatta. “Fermo restando – aggiunge Tittoni – che chi volesse essere ancor più generoso è il benvenuto”. Il ricavato sarà devoluto utilizzando gli iban dei comuni più colpiti: Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Una casella di posta è stata già attivata per collezionare le adesioni e, quando saranno stati effettuati, le copie dei bonifici per quantificare il successo dell’iniziativa.
Da Milano a Lecce, già sono diversi i locali famosi che hanno dato la loro adesione: il Pinch di Milano, il The Balance di Savona, il Giobarì di Terni, da Roma il The Barber Shop, il The Gin Corner, il Coppelle e il Niji, da Bari lo Speakeasy e il Katiuscia. Sono solo i primi, ma il tam tam corre sui social e sicuramente il numero aumenterà, come è stato per l’iniziativa dei ristoratori e dell’amatriciana, che ha varcato rapidamente i confini nazionali.
Per informazioni: amatricecallingweek@gmail.com