Del resto anche il Martin Miller’s Gin originale è interessantissimo. Mentre per molti gin vengono usati tre alambicchi per tagliare agilmente la testa e la coda, qui ne viene usato solo uno, di nome Angela, costruito nel 1898 da John Dore and Sons. Martin Miller ha trasposto al gin la sua filosofia riguardante il thè: “Mai una bustina, solo vero thè sparso nell’acqua bollente” e infatti le botaniche vengono pesate con cura e immerse durante la notte nello spirito assieme ad acqua calda. Inoltre, sempre al fine di ottenere il massimo dalle botaniche, le scorze essicate degli agrumi vengono distillate separatamente dalle altre botaniche.
Ma la particolarità di Martin Miller’s Gin non finisce qui: una volta distillato in Inghilterra esso viene trasportato nella Terra del Fuoo e del Ghiaccio dove vi viene aggiunta l’acqua più pura. Il viaggio del gin da Immingham a Borganes, remoto villaggio su un fiordo della costa ovest dell’Islanda, dura dieci giorni, ma secondo i produttori ne vale la pena perché qui, assieme al gin, viene imbottigliata tutta la magia di questo Paese.
Non per nulla il signor Martin Miller, deceduto nel 2013, è famoso per essere un personaggio particolare, amante della bella vita e imprenditore eclettico, la cui prima impresa è stata la pubblicazione di una guida per conquistare le donne dal nome “Success with the Fairer Sex”. Uomo così curioso che si è dedicato a moltissime attività differenti, dai concerti pop agli oggetti antichi, dalla fotografia alla Miller’s Academy, luogo delle arti e delle scienze, dagli hotel al gin! Fu nel 1998 che Miller, assieme a tre amici, decise di produrre il gin migliore del mondo, da usare per preparare il suo cocktail preferito, il Gin Tonic.