Meno curiosi, più presenze orientate al business. La seconda edizione della fiera milanese “DISTILLO” – l’evento italiano più importante per scoprire il mondo del craft distilling, la distillazione artigianale, andato in scena in via Mecenate il 16 e 17 maggio – ha fatto segnare un significativo cambio di passo nella percezione stessa della manifestazione: rispetto all’edizione inaugurale sono infatti diminuite le presenze in termini assoluti (assestate su circa 550 unità nell’arco dei due giorni, provenienti sia dall’Italia che dall’estero), ma al tempo stesso sono aumentati i contatti business e gli ordinativi agli espositori. Un’edizione più matura, quindi, e orientata allo sviluppo di progetti commerciali. Non a caso, uno degli obiettivi principali della kermesse è avvicinare l’artigianalità alle nuove tecnologie, rivolgendosi sia agli addetti ai lavori della filiera della distillazione sia a coloro che – in numero sempre crescente, secondo il feedback raccolto in fiera – intendono avvicinarsi al mondo del rame e degli alambicchi. “Un risultato importante – sottolineano gli organizzatori Claudio Riva e Davide Terziotti, titolari di Craft Distilling – perché conferma la rassegna milanese come l’evento di punta per l’intero bacino del Mediterraneo. In un momento in cui il comparto delle fiere di settore non vive i momenti più brillanti della sua storia, siamo riusciti a mantenere vivo il valore di un appuntamento del genere”.