PopUp Sundays in terrazza Martini: la nostra intervista ad Alex Frezza

Martini festeggia i suoi 160 anni con drink tailor made, un food pairing esclusivo creato ad hoc, una colonna sonora unica, ma soprattutto una location esclusiva, come Terrazza Martini. Questi sono gli elementi che rendono indimenticabili i Pop Up Sundays: gli appuntamenti firmati Martini e organizzati da Taste Of Milano, che si svolgono tutte le domeniche dal 7 maggio al 4 giugno. In quei giorni Terrazza Martini, aperta al pubblico per la prima volta e in esclusiva, ospita un temporary bar dove godere della vista mozzafiato sulla città e gustare cocktail eccezionali realizzati grazie alla collaborazione con cinque tra i migliori locali d’Italia, in food pairing con le creazioni di chef da cinque diversi ristoranti d’Italia.

Noi siamo stati all’aperitivo del 14 maggio, dove abbiamo provato i drink firmati dal team dell’Antiquario di Napoli con alla guida Alex Frezza, in abbinamento con il Babà Tostato e la Parmigiana Espressionista dello chef Roberto di Pinto del ristorante Sine di Milano. Abbiamo approfittato dell’occazione per fare qualche domanda ad Alex.

Avevi già lavorato con degli chef per abbinare i tuoi drink ai cibi?

Sì, mi è capitato diverse volte ed è molto bello e ha un certo appeal sui clienti. Ogni volta la collaborazione con gli chef è stata diversa, mai ripetitiva, ognuno con il suo approccio. Cucina e bar sono agli antipodi, anche se nell’ospitalità si mischiano, quindi è una sfida interessante instaurare queste collaborazioni. Mentre la cucina è tutta ritmo e programmazione, il bar è estemporaneità e il bartender impara in fretta l’arte di adattarsi al cliente, variare per venire incontro alle richieste, improvvisare.

Cosa ne pensi di questa collaborazione con Martini?

Lavoro spesso con Martini e mi piace molto. In questo caso però il vero protagonista è questo splendido ambiente, la Terrazza Martini. I cocktail sono il suo meraviglioso contorno.

Per la mia drink list di oggi ho creato alcune varianti dell’Americano, utilizzando vermouth e bitter e un modificatore che rendesse i cocktail più contemporanei, dando freschezza e unicità utilizzando ingredienti come la soda al bergamotto. Ho pensato anche a varianti del Collins utilizzando Martini Fiero, cercando di bevande piacevoli, che facessero sentire la gente coccolata.

In particolare mi è piaciuto che abbiamo fatto venire quattro persone del mio team dell’Antiquario, permettendoci di dare veramente un assaggio di quella che è l’esperienza da noi, di accogliere le persone come facciamo lì.

Fai spesso eventi di questo tipo e hai tanti progetti, ti manca il bancone?

Il bancone rimane la mia passione anche se dietro ci sto sempre meno, ma amo moltissimo gestire il bar, mi dà grande soddisfazione.

Ti avevamo intervistato per la prima volta nel 2015 e all’epoca non pensavi che la moda del gin avrebbe raggiunto i livelli di oggi né che sarebbe durata così a lungo, cosa risponderesti adesso alla domanda: cosa ne pensi della moda del gin?

Già, non credevo si arrivasse a un tale diffuso interesse per il gin e continua a crescere! Adesso mi meraviglio quando qualcuno non sa nulla del gin, perché capita sempre di incontrare persone che vogliono provare cose nuove ed è anche difficile per i brand fidelizzare queste persone. Per noi bartender è un po’ uno stress lavorare con il gin proprio perché, per questo motivo, lavoriamo spesso con prodotti nuovi, ma bisogna ammettere che senza il gin non ci sarebbe l’attenzione verso la distillazione che c’è ora, con così tanti nuovi produttori italiani.

Qual è il tuo drink preferito?

Potrei dirti il Gin Tonic, ma ultimamente mi sono appassionato a Bitter & Tonica, utilizzando un bel po’ di Angostura!

 Leggi il nostro articolo sull’Antiquario di Napoli: https://ilgin.it/locali/l-antiquario-lo-speakeasy-di-napoli/

Leggi la nostra intervista del 2015 ad Alex Frezza: https://ilgin.it/interviste/alex-frezza-tour-bombay-sapphire/