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Gin, vino e distillati cantinati sotto il mare: l'esperimento di Jamin a Portofino

Vanessa Piromallo
November 1, 2021

Avviata da Jamin a Portofino la più grande immersione di vini e distillati nella storia delle cantine subacquee...

Un progetto unico al mondo realizzato in uno dei luoghi più belli d’Italia da una startup innovativa, grazie alla fiducia di quasi 280 investitori e al coinvolgimento di importanti partner istituzionali e tecnici in un settore, quello dei vini, nel quale l’Italia è leader mondiale. È la sintesi dell’evento realizzato il 27 ottobre a Portofino da Jamin, realtà leader in Italia nel servizio di cantinamento e l’unica dedicata all’affinamento subacqueo con metodo scientifico. È stata infatti effettuata la più grande immersione di vini e distillati nella storia del cantinamento subacqueo; per la prima volta a livello mondiale sono state depositate in mare, grazie al lavoro di un gruppo composto da enologi, fisici, biologi, e sommelier oltre 20 tipologie di vini e distillati in un progetto senza precedenti per varietà di prodotti coinvolti e per i contenuti scientifici e di ricerca.

Piero Dry Gin e Gin Portofino tra i distillati in immersione

L’obiettivo è quello di sperimentare e quindi sviluppare le tecniche di affinamento di vino e distillati sotto il livello del mare, oltre che di recuperare la nuova collezione di Champagne Underwater -52 già immersa alcuni mesi fa. Le bottiglie depositate in mare saranno dotate di un sofisticato sistema anticontraffazione basato su blockchain, la tecnologia resa famosa dai bitcoin, che tutela l’unicità della bottiglia e permette di scoprire le caratteristiche e tracciare l’origine del prodotto anche dopo l’immersione.

Nel progetto realizzato oggi, Jamin si è avvalsa del supporto tecnico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e dell’Associazione Italiana Sommelier. Una partnership importante per sviluppare al meglio la nicchia enologica che si occupa di affinare i vini sui fondali marini per dare vita a una nuova categoria di prodotti, gli underwaterwines, che secondo gli esperti presentano proprietà organolettiche, di gusto e olfattive diverse e sorprendenti rispetto ai vini affinati nelle tradizionali cantine terrestri.

Jamin rappresenta la prima realtà nel mondo wine con un proprio business model chiaro e definito, con uno sguardo sempre proiettato al futuro, volto ad anticipare le richieste ed intercettare le necessità dei tempi odierni, senza mai tralasciare qualità e tradizione, must del settore vinicolo. Jamin ha intrapreso un percorso di sviluppo grazie all’utilizzo di strumenti innovativi come l’equity crowdfunding, ha posto l’innovazione al centro del progetto anche grazie all’applicazione di tecnologie e brevetti a sostegno di una delle “correnti” in crescita verticale come quella dei vini subacquei.

A provare oggi queste peculiarità sono stati oltre 30 ospiti di spicco, oltre ai partner produttori e appassionati di vino, guidati dal CEO di Jamin Emanuele Kottakhs, che hanno scelto di prenotarsi sul sito www.underwaterwines.com. A bordo di una seconda imbarcazione si sono infatti avvicinati a Cala degli Inglesi per seguire la squadra di sub e i robot subacquei durante le manovre di immersione ed emersione per vivere un’esperienza unica, comprendente anche un percorso degustativo a base di curiosi calici a tema UnderWaterWines e una piccola letteratura sul mondo dei “vini sottomarini”.

Tra i prodotti cantinati ed in sperimentazione, primi a livello mondiale ad immergersi nella loro tipologia si trovano vini fermi bianchi, rossi, rosati e fortificati, spumanti, spirits e liquori, rappresentanti della migliore produzione italiana e delle grandi denominazioni italiane: Gin Portofino, Tenuta Campo al Signore Bolgheri, Niasca Portofino Vermentino dal Monte di Portofino DOC, Azienda Federici Giulio F, La Cappelletta Portofino DOC della Duchessa di Westminster Natalia Grosvenor, Piero Dry Gin, Francesco Intorcia Marsala, Mancino Vermouth, Primaterra Vini dell’Etna, Tenuta Del paguro Ravenna e da Genova il famoso Basanotto.

A credere nel progetto Jamin sono stati 279 soci finanziatori coinvolti grazie a Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding, che hanno investito oltre 600mila euro.

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