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Il gin a base di alcol di piselli è il futuro per una produzione più ecologica?

Vanessa Piromallo
July 17, 2019

Il gin di piselli potrebbe salvare il pianeta... o almeno secondo uno studio potrebbe ridurre l'impatto ambientale della produzione di gin in modo considerevole...

Secondo uno studio recentemente pubblicato da Enviromental International la produzione di alcol a partire dai legumi, in particolare dai piselli, permette di ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle distillerie. Ciò significa che un gin creato a partire da alcol neutro di piselli ha ripercussioni di molto minori sull’ambiente rispetto ai gin creati da alcol di origine cerealicola. I piselli infatti richiedono un utilizzo di fertilizzanti di gran lunga inferiore rispetto al grano e la materia di scarto della distillazione è riutilizzabile in percentuale maggiore come alimento per gli animali.

Per un gin più ecologico… più legumi per tutti!

I ricercatori hanno creato un gin con alcol neutro di piselli presso la Arbikie Distillery, in Scozia, e hanno provato che questo tipo di base non influenza il gusto del gin in maniera diversa rispetto a una base di cereali. Secondo quanto sostenuto nello studio, a partire da queste ricerche sarà possibile applicare gli stessi sistemi per la produzione di altre bevande alcoliche come la vodka, ma anche il whisky e la birra. La ricerca potrebbe avere sviluppi innovativi anche per la creazione di biocarburanti industriali a ridotto impatto ambientale.

Come sappiamo, per fare un gin ci vuole una base di alcol neutro che si ottiene attraverso un mash dell’ingrediente zuccherino (solitamente cereali, ma in questo caso piselli -le basi possono essere ottenute da qualunque elemento in grado di fermentare, quindi con contenuto zuccherino-) che viene fatto macerare e fermentare per poi essere distillato. A questa base vengono aggiunte le botaniche del gin e, in molti casi, si ha un’ulteriore distillazione. Secondo Kirsty Black, la master distiller di Arbikie e co-autrice dello studio, Attraverso una doppia distillazione e con la successiva infusione delle botaniche il gin ottenuto dalla base di piselli ha le stesse caratteristiche aromatiche di quello ottenuto dalla base di grano.

arbikie kirsty gin

Kirsty Black, Arbikie Distillery

Lo studio ha comparato l’impatto ambientale del gin a base di piselli con quello di grano e ha riscontrato che l’utilizzo del primo porterebbe a una riduzione del 12% del riscaldamento globale e una riduzione del 68% dell’eutrofizzazione, cioè l’eccessivo accrescimento degli organismi vegetali, che si ha per effetto della presenza nell’ecosistema acquatico di dosi troppo elevate di sostanze nutritive come azoto, fosforo o zolfo, provenienti da fonti naturali o antropiche come i fertilizzanti, alcuni tipi di detersivi, le acque reflue di origine domestica o industriale, e il conseguente degrado dell’ambiente divenuto asfittico.

Il vantaggio principale della coltivazione dei piselli è che essi hanno dei batteri nelle radici in grado di fertilizzare il terreno, mentre invece i cereali necessitano per forza dell’uso di fertilizzanti. Lo svantaggio però è che la coltivazione dei legumi richiede maggiori spazi e quindi porzioni di terreno più grandi di oltre il doppio per la crescita.

L’uso dei piselli al posto dei cereali per la produzione di alcol neutro però può avere anche un altro significativo impatto ambientale positivo. Pensate che il 70% delle proteine utilizzate in Europa come mangime per animali quali maiali, pollame, bovini e pesci viene importato dall’estero e la maggior parte dell’importazione è costituita da fagioli di soia provenienti dall’America Latina. La coltivazione della soia in questi paesi sta causando danni ambientali di proporzioni catastrofiche, soprattutto a causa dell’abbattimento delle foreste pluviali. Dagli scarti di lavorazione dell’alcol di piselli è possibile ottenere sostituti degli alimenti derivanti dalla soia e quindi il riciclo di essi sarebbe fondamentale per l’ambiente. Consideriamo che dagli scarti necessari alla produzione di un litro di gin di piselli si ottengono 66g di mangime, mentre con un litro di gn a base cerealicola se ne ottengono 33g, cioè la metà. Secondo i ricercatori dunque, considerando l’emissione dei gas-serra derivanti dalla coltivazione della soia, dalla deforestazione, dallo stoccaggio e dal trasporto, un gin di piselli può veramente fare una differenza enorme per il nostro ecosistema.

Beh, a questo punto non ci resta che vedere chi accoglierà questo messaggio tra i produttori e cosa succederà! Enjoy and God Save the Gin!

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