Dopo 15 mesi di lavori, Ki No Bi – il gin artigianale giapponese di proprietà Pernod Ricard – ha ufficialmente aperto le porte della sua nuova distilleria a impatto fossile zero, situata a Kameoka, nella prefettura di Kyoto.
Il sito produttivo sarà inaugurato ufficialmente il 7 ottobre, esattamente un anno e tre mesi dopo la cerimonia di benedizione del terreno condotta da un sacerdote shintoista. L’apertura segna un passaggio chiave nella strategia di espansione globale del marchio, che punta a coniugare qualità artigianale e sostenibilità ambientale.
Energia 100% rinnovabile e distillazione impeccabile
La distilleria è alimentata esclusivamente da fonti di energia rinnovabile: vento, acqua, sole e geotermia. Cuore dell’impianto è una caldaia ad alta efficienza completamente elettrica. Una scelta coerente con l’impegno di Ki No Bi verso una produzione responsabile.
Nonostante le dimensioni del nuovo stabilimento, l’azienda ha deciso di mantenere l’approccio meticoloso che l’ha resa celebre: invece di adottare un unico grande alambicco, la distilleria è dotata di più unità distillatrici, per garantire il processo separato dei sei gruppi botanici che compongono il gin.