Vediamo ora i tre gin italiani nella classifica: il primo è Gin David e come non rimanere colpiti dalla sua bottiglia? Una riproduzione in vetro della testa della famosa statua in marmo, il David di Michelangelo. Un vero omaggio al Rinascimento in Toscana dal packaging alle botaniche selezionate per la ricetta del gin.
Ispirato in tutto e per tutto all’isola di capri, Caprisius Gin ha ben pensato di lanciare un’edizione in una bottiglia davvero unica al mondo, che riproduce la forma dei famosi Faraglioni, gli scogli visibili dalla costa che formano un arco. Il gin contiene botaniche dell’isola come timo, maggiorana e limoni, ma ha anche una deliziosa aggiunta di sale marino.
Anche Engine Gin si fa notare e lo abbiamo tutti ben presente: è il gin italiano imbottigliato in una latta simile anche per lo stile dell’etichetta a quelle dell’olio per motori un po’ retrò. Esistono altri prodotti che hanno scelto soluzione simili, come per esempio l’olandese Kever Genever.
Tre gin italiani, ma quando The Gin Guide ha chiesto ai suoi lettori di votare la loro bottiglia preferita solo uno è salito sul podio: Caprisius Gin al terzo posto con 90 voti, mentre è stato Adamus Gin a vincere a mani basse, con ben 446 voti, seguito da Sixtowns Gin con 200 voti.