Ieri pomeriggio si è svolta la premiazione dei Gin Magazines Awards, gli Oscar del gin. Durante la diretta Facebook sono stati annunciati i vincitori dei diversi premi: World Gin Awards, Icons of Gin e Hall of Fame.
I vincitori di Gin Magazines Awards, divisi in World Gin Awards, Icons of Gin e Hall of Fame e il trionfo italiano di GinShop
Ieri pomeriggio si è svolta la premiazione dei Gin Magazines Awards, gli Oscar del gin. Durante la diretta Facebook sono stati annunciati i vincitori dei diversi premi: World Gin Awards, Icons of Gin e Hall of Fame.
Icons of Gin mira a trovare i migliori prodotti, persone e luoghi legati al mondo del gin. Tra le categorie figura Online Retailer of the Year, il miglior rivenditore online dell’anno. I giudici ci hanno riferito che tra i partecipanti c’erano moltissimi siti di altissima qualità, ma è stato GinShop a colpirli maggiormente per la gamma di gin offerti, le loro descrizioni accurate e per i servizi offerti in risposta alla pandemia mondiale, in particolare i kit che danno ai consumatori occasioni e modi d’uso dei prodotti a casa e l’area dedicata ai singoli distributori e produttori (il GinShop Village) che offre loro una vetrina dove commerciare online i propri distillati e soft drink in questo periodo dove la presenza sul web è diventata vitale. E’ la prima volta che un ecommerce italiano vince questa competizione internazionale, battendo rivenditori consolidati come Master of Malt. Anche noi de ilGin.it ne siamo orgogliosi dal momento che è sviluppato e curato dal nostro team di esperti di gin.
I vincitori nella altre categorie sono:
David T. Smith
Per quel che riguarda la Hall of Fame di Gin Magazines, che celebra le personalità più importanti del mondo del gin, il 2021 vede quattro nuovi personaggi inseriti al fianco dei cinque già presenti (1: Charles Maxwell, Master Distiller Thames Distillers; 2: Christopher Hayman, Hayman Distillers; 3: Jon Hillgren, Hernö; 4: Desmond Payne, Master Distiller Beefeater; 5: Myriam Hendrickx, Master Distiller Rutte Distillery):
Passiamo ora ai World Gin Awards, altro premio che ci riguarda da vicino dal momento che nella giuria internazionale l’unica rappresentante italiana che è stata selezionata sono proprio io.
World’s Best Classic Gin: Tobermory Hebridean Mountain Gin (Scozia)
In questa categoria è stato premiato come miglior gin italiano classico Portofino Dry Gin, mentre St. Urban Gin si è aggiudicato la medaglia d’argento.
World’s Best Compound Gin: Breckenridge Gin (USA)
World’s Best Contemporary Style Gin: Seven Hills Tokaj Gin (Ungheria)
(ndr: peccato che questo gin abbia lo stesso nome del già noto gin italiano)
In questa categoria sono diversi i gin italiani che si sono aggiudicati le medaglie:
World’s Best Flavoured Gin: Hamburg-Zanzibar Tumeric No.1 Gin (Germania)
World’s Best Genever: Genièvre De Houlle Long Drink Genever (Francia)
World’s Best London Dry Gin: Lydén Distillery Dry Gin (Svezia)
Per l’Italia il Country Winner è Mother’s Ruin Mediterraneo London Dry Gin e una bella medaglia d’argento è andata a Piero Dry Gin.
World’s Best Matured Gin: Gold Swan Gin Bruges Cask Strength (Belgio)
World’s Best Navy Strength Gin: Ester Spirits Strong Gin (Australia)
World’s Best Old Tom Gin: Broken Bones Old Tom Gin (Slovenia)
World’s Best Signature Botanical: Four pillars Olive Branch Gin (Australia)
Per l’Italia non abbiamo un Country Winner perché si vede che nessuno si è aggiudicato un punteggio sufficiente, ma Collesi Gin Saaz si è aggiudicato una bella medaglia di bronzo)
World’s Best Sloe Gin: Junimperium Sloe Gin (Estonia).
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