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La roadmap di SpiritsEurope affronta la “strumentalizzazione del commercio”

Vanessa Piromallo
December 13, 2024

L’associazione di settore SpiritsEurope ha pubblicato una roadmap per una politica commerciale aperta dell’UE, volta ad affrontare sfide come la “crescente strumentalizzazione del commercio”.

‘Obiettivo 2030’ è una roadmap dettagliata per una politica commerciale aperta dell’UE, presentata durante il Summit 2024 di SpiritsEurope. Il suo scopo è supportare la competitività e la crescita futura.

Ian McLernon, presidente di SpiritsEurope, ha dichiarato: “Il commercio e le esportazioni sono stati il cuore del nostro settore per secoli. Spesso considerati prodotti iconici e simboli della cultura europea, gli spiriti dell’UE restano una forza trainante per le esportazioni europee, sostenendo innumerevoli posti di lavoro nelle comunità rurali. Tuttavia, questo successo non deve essere dato per scontato. Stiamo affrontando sfide significative, dalla recessione economica globale che colpisce il potere d’acquisto dei consumatori alle tensioni geopolitiche e alla crescente strumentalizzazione del commercio. Per superare queste sfide, abbiamo bisogno di una politica commerciale aperta che favorisca competitività, resilienza e crescita”.

L’Obiettivo 2030 invita l’UE a concentrarsi su tre aree specifiche. In primo luogo, SpiritsEurope ha affermato che l’UE deve creare un ambiente commerciale stabile e aperto per gli spiriti europei, proteggendoli da dispute commerciali non correlate. Inoltre, è necessario dare priorità a soluzioni multilaterali e rafforzare la cooperazione pubblico-privato.

In secondo luogo, la roadmap sottolinea come l’UE dovrebbe ‘approfondire’ la cooperazione normativa con i paesi terzi per rimuovere e prevenire le barriere commerciali.

In terzo luogo, si richiede all’UE di ampliare l’accesso ai mercati e sostenere la diversificazione. Per farlo, SpiritsEurope ha suggerito di concludere accordi commerciali con regioni chiave in crescita, supportandoli con diplomazia economica e attività promozionali.

Pauline Bastidon, direttrice del commercio esterno di SpiritsEurope, ha aggiunto: “Raggiungere risultati significativi in queste tre aree ci darà più opzioni, maggiore resilienza e la capacità di continuare a innovare e investire in pratiche sostenibili. Questa è la nostra visione per un’agenda di politica commerciale aperta che promuova competitività, sicurezza e sostenibilità, permettendoci di continuare a contribuire al successo del settore agroalimentare dell’UE, al bilancio commerciale europeo e alle comunità rurali”.

Le sfide attuali per i produttori di spiriti dell’UE includono l’introduzione recente di tariffe sulle esportazioni di brandy europei verso la Cina, incluso il Cognac. L’8 ottobre, il Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) ha annunciato che avrebbe imposto dazi anti-dumping provvisori contro le importazioni di brandy europeo a partire da venerdì 11 ottobre. La società di analisi GlobalData ha affermato che questa misura potrebbe “drasticamente” ridurre la competitività della categoria in Cina.

 

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