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Storie curiose e spiritose: il Lutum

Alessandro Virgili
February 25, 2022

Dal Medioevo a oggi gli alambicchi si sono evoluti moltissimo, ma lo sapete come venivano sigillati un tempo?

Da che gli alambicchi iniziassero a diffondersi in Europa ad oggi, ci sono state delle evoluzioni tecnologiche che ne hanno facilitato e perfezionato l’uso. Questi arrivavano dal mondo arabo, tanto che la parola “alambicco” viene proprio dalle lingue mediorientali, dove la metallurgia era applicata principalmente ad armi e strumenti. Tra il XI e il XII secolo, dopo le prime vittorie dei crociati, ne vediamo la diffusione in Europa ma i principali materiali sono l’argilla o il vetro.

Per fortuna tecnologia e metallurgia sono avanzate nei secoli!

Questi primi alambicchi sono fragili e spesso non sopportano il fuoco diretto. Si opterà per aumentare l’uso dei metalli per costituire le parti dell’alambicco fino a trovare nel rame il materiale d’elezione. Pur tuttavia la metallurgia avrà il suo grande sviluppo nei secoli successivi e nel frattempo gli alchimisti medievali dovranno confrontarsi con un problema: come sigillare caldaia e campana in maniera ermetica durante il processo?

The Alchemist’s Experiment Takes Fire, 1687

Si utilizzerà una ricetta fatta di terra, argilla, acqua e olio per ottenere un cemento morbido da modellare alla bisogna. Questi veniva chiamato Lutum Sapientiae o semplicemente Luto (dal latino Lutum, che significa Fango, Argilla) e ogni alchimista aveva la sua ricetta a seconda che dovesse essere usato per sigillare i vapori, articolare i vasi o chiudere le parti dell’alambicco. Per esempio si poteva usare lo sterco di cavallo, acqua e “terra grassa” come consigliava il chimico Francese Chaptal oppure poteva essere un mix di calce viva e albume o infine un “Luto Grasso” fatto di olio di lino, terra e grasso. Alcune ricette si possono trovare nel “De Re Metallica” di Georg Agricola del XVI secolo.

Nel The Alchemist’s Experiment Takes Fire, 1687, un alambicco sta esplodendo; il luto usato per sigillare una bottiglia ricevente ad un altro alambicco può essere visto dietro il braccio sollevato dell’alchimista.

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