Trend USA: quali di queste tendenze arriveranno anche da noi?

Il magazine online Liquor.com ha pubblicato una lista di trend segnalati dai bartender americani su come e cosa gli statunitensi hanno bevuto nel 2022. Un riassunto di queste tendenze è interessante per capire le differenze col mercato europeo e quello italiano, dove i palati e la cultura del bere sono diversi da quelli USA, ma anche le similarità che possono rappresentare trend mondiali probabilmente destinati a perdurare anche nel 2023.

Innanzitutto una similarità è la tendenza a bere meno, con sempre più persone che scelgono alternative analcoliche a cocktail e distillati. Negli USA, secondo i dati Nielsen, la vendita dei drink zero-proof ha raggiunto la cifra reord di 331 milioni di Dollari nel 2022.

Interessante è poi la constatazione che gli influencer di TikTok stanno inevitabilmente influenzando i trend anche se non ancora in larga scala, soprattutto per quel che riguarda la creazione di nuovi drink, mentre sicuramente si sulle tematiche tratatte nei video.

Liquor.com segnala che tra le tendenze riscontrate c’è quella della versione “dirty” dei cocktail. Durante l’estate c’è stato un picco dello Shirley Temple dirty ma poi sparito, mentre secondo il magazine rimarrà la tendenza delle “dirty sodas”, cioè l’unione di bevande gassate a sciroppi, creme e succhi di frutta come semplici alternative analcoliche ai soliti drink. Ancora in ascesa è poi la popolarità del cocktail Martini e soprattutto del Dirty Martini. Vista la sua popolarità anche in altri paesi cardine dei trend come il Regno Unito, anche se riservato a certe nicchie, questo coktail potrebbe diventare una tendenza più diffusa in altri paesi, Italia compresa.

Se negli Stati Uniti è andato di moda abbinare il caviale ai cocktail, da noi vediamo più probabile un pairing con le ostriche, abbastanza in voga proprio in questo ambito. E se questo è il trend “di lusso”, quello invece alla portata di tutti è la gelatina alcolica che potrebbe tornare in voga anche in Italia.

Un trend invece che vediamo simile un po’ ovunque è quello del sempre minor utilizzo e richiesta della vodka, ormai soppiantata non solo dal gin, ma anche da tequila e mezcal. Questi ultimi da anni si stanno facendo sempre più strada nel cuore dei bartender e pian piano anche dei consumatori e probabilmente costituiranno una tendenza anche da noi.

Arriviamo infine all’estetica dei bar: sembra che negli Stati Uniti ci sia un ritorno delle atmosfere Disco degli anni ‘70. Sfere stroboscopiche, lucchichini e piste da ballo colorate, tanto ritmo e long drink con pochi ingredienti. Secondo voi anche in Italia vedremo qualche nuovo bar con queste atmosfere?