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WSTA presenta le linee guida sui prodotti no e low alcohol

Vanessa Piromallo
September 6, 2023

La Wine and Spirit Trade Association ha pubblicato per la prima volta in UK tre documenti su distillati e vini low e no-alcohol

La Wine and Spirit Trade Association (WSTA) ha pubblicato per la prima volta in UK tre documenti ufficiali con linee guida onnicomprensive riguardanti i prodotto appartenenti alle categorie low e no-alcohol (distillati analcolici e a bassa gradazione). I documenti sono stati stilati dopo aver consultato diversi produttori e rivenditori al fine di porre fine alla confusione attuale che riguarda il marketing, le etichette e la produzione di questi prodotti nel Regno Unito. Le linee guida potrebbero diventare comunque un utile strumento anche per i produttori negli altri paesi dove compatibili con le leggi che vigono nei paesi UE e altrove.

Miles Beale, chief executive di WSTA, ha dichiarato: “Poiché il settore del low-and-no continua a innovarsi e crescere, la WSTA è felice di poter offrire – per la prima volta in UK – delle linee guida che aiutino i membri a muoversi nel confusionario mondo delle descrizioni, etichette e marketing delle bevande no- e low-alcohol. Questi documenti dettagliati fanno chiarezza e sono uni guida per aiutare i produttori a evitare scivoloni. Se produci vini e spiriti low-and-no devi leggere queste linee guida.”

Il primo dei tre documenti si intitola “WSTA Marketing Guide for Alcohol Alternatives” e si focalizza sul marketing delle bevande da 0 a 0,5% vol. Destinate agli adulti. Il secondo e il terzo, “WSTA Guidance on Labelling of Low and No ‘Spirit’ Alternatives” e “WSTA Guidance on Labelling of Low and No ‘Wine’ Alternatives”, rappresentano un aggiornamento della guida pubblicata nel 2021 e prende in considerazione ogni aspetto, scritto e grafico, delle etichette rispettivamente di distillati no e low e dei vini.

I documenti presentano soluzioni pragmatiche per evitare confilitti con l’attuale legislazione UK, ma includono anche esempi di comportamenti virtuosi (“best-practice”), elenchi di quelle che è va o non va fatto ed esempi reali di lamentele ricevute da lcuni produttori.

WSTA si aspetta una mossa anche da parte del Department of Health and Social Care (DHSC) perché aggiornino la guida ai descrittori della categoria, pubblicata nel 2018. Considerano infatti imprescindibile che i consumatori capiscano cosa stanno acquistando e dev’essere anche l’obiettivo del governo, il quale, dice Beale “deve lavorare con i produttori e i rivenditori, che sono gli esperti della categoria” così da supportarla nella sua crescita.

 

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