Come hai sviluppato la ricetta di Blackmouth Dry Gin?
La mia idea di partenza, che è il concetto che sta dietro al gin e anche a prodotti che vorrei realizzare in futuro, è quella di studiare gli antichi manuali di liquoristica italiani e internazionali per poi creare su questa base prodotti che siano moderni e di qualità. Infatti la ricetta di Blackmouth Dry Gin riprende lo schema dei classici London Dry inglesi: ginepro e coriandolo, che non manca praticamente mai, più radici e spezie per dare rotondità al distillato e agrumi che solitamente sono limone e arancia. A partire da questa base ho sviluppato la mia rielaborazione personale, selezionando oltre a ginepro e coriandolo ben nove spezie e quattro agrumi. Non volevo inoltre che il gin avesse un’aromatizzazione particolare che prevalesse sugli altri sentori per rimanere all’interno del concetto di London Dry Gin. Non ho nemmeno tenuto conto della territorialità del prodotto in quanto storicamente non è pertinente in questa tipologia di gin, infatti la selezione delle botaniche è stata effettuata in base alla loro qualità e non alla loro provenienza.
Quello che ho voluto fare, dunque, è stato prendere ricette classiche migliorandone la qualità e la complessità. Per esempio gli agrumi italiani che ho selezionato sono limone, bergamotto, pompelmo rosa e infine il lime per addolcire il finale. Le spezie invece sono state scelte in modo tale che dessero la struttura al gin e tra queste troviamo cannella, noce moscata e anice.
Ci sono volute diverse prove per far sì che le botaniche non si coprissero a vicenda ottenendo il risultato ottimale che sono convinto di aver raggiunto con Blackmouth Dry Gin. Il ginepro è chiaramente la botanica presente in maggiore quantità, seguita dal coriandolo, mentre gli agrumi, essendo ricchi di oli essenziali, sono in quantità minore. Ogni ingrediente è distillato separatamente sottovuoto utilizzando il rotovap a bassa temperatura, la quale non supera i 40°. In questo modo non vengono intaccati i profumi più delicati come quello dei fiori di sambuco.
Quaglia si trova in linea con questa mia idea del brand in quanto si tratta di una distilleria dalla lunga tradizione, ma utilizza anche macchinari all’avanguardia per ottenere i risultati migliori. Grazie a questo ho potuto anche avere l’imbottigliamento nel packaging da me richiesto.