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Caprisius Gin: l'incontro fra la terra e il mare

Vanessa Piromallo
April 21, 2020

Il distillato ufficiale di Capri è tra noi! Vi presentiamo Caprisius Gin, distillato con botaniche locali e sale marino, attraverso il racconto del suo creatore

Caprisius Gin è distillato con ginepro, timo, maggiorana e limone raccolti nell’isola di Capri. L’aggiunta di sale marino ne completa il quadro organolettico davvero unico e dissetante. Lo abbiamo assaggiato a Riva del Garda e ci ha subito conquistati. Oggi ve lo raccontiamo in compagnia del suo ideatore, Luca Stabile.

Il distillato ufficiale di capri è arrivato: Caprisius Gin

caprisius gin

Ciao Luca, raccontaci la tua storia e come nasce Caprisius Gin

Io sono nato e cresciuto a Capri in una famiglia che da sempre è dell’isola. Vengo dal campo della moda; abbiamo un negozio di abbigliamento stile Capri nella piazza, un’attività portata avanti da 120 anni. Mia nonna durante la guerra faceva i vestiti da sposa riutilizzando i tessuti dei paracaduti americani! Amo la mia isola e avevo il desiderio di creare un prodotto che fosse veramente legato ad essa perché volevo creare qualcosa di mio, al di là dell’attività di famiglia. Il nome Capri viene molto usato – e abusato – e sono pochi i prodotti che portano questo nome e che sono realmente legati a Capri.

Ho scelto di produrre proprio un gin per diversi motivi, i principali sono la mia passione per il gin e la personalizzazione a 360 gradi di questo distillato. Vedevo che nascevano tanti nuovi gin italiani e moltissimi di alto livello, quindi ho colto la palla al balzo per raccontare il mio territorio tramite questo distillato.

Avevo già una mia idea su quali botaniche utilizzare, ma dovevo trovare una distilleria per realizzare il prodotto. Mi sono rivolto a diverse aziende che mi proponevano l’utilizzo di aromi, ma la distilleria Quaglia, vista l’esperienza nell’utilizzo delle materie prime di alta qualità, ha saputo con professionalità rendere concreta la mia idea.

Quando ho avviato il progetto mi ero già trasferito a Milano, dove abito tuttora, e adesso ho fatto di Caprisius il mio lavoro al 100%, sono davvero contento del successo che ha riscosso. Ora è il distillato ufficiale di Capri: il primo locale ad averlo provato è la gintoneria dell’hotel Punta Tragara e l’evento di lancio è avvenuto a settembre 2019 nella terrazza di Villa Hibiscus e ha partecipato tutta l’isola, istituzioni comprese. Poi ho fatto un evento di lancio anche a Milano a novembre 2019, presso Plan X Art Gallery, perché mi piace anche questa idea di unione fra arte e distillazione. Adesso con la quarantena i progetti si sono un po’ bloccati, ma sono moltissime le collaborazioni che sono riuscito ad avviare e sono davvero contento. I bartender spesso rimangono conquistati, ma anche il pubblico. Una grande soddisfazione è stata quando l’azienda Plose, produttrice della nuova linea di toniche Alpex, ha selezionato il nostro gin per le sue fiere in Italia… infatti il gin tonic salato con Caprisius è stato quello maggiormente richiesto. Più avanti poi mi piacerebbe creare altri liquori dedicati a Capri con materie prime del luogo.

caprisius gin

Come hai sviluppato la ricetta di Caprisius Gin?

Innanzitutto ho scelto le botaniche. Ovviamente non poteva mancare il ginepro e siamo riusciti a utilizzare in parte bacche di Capri, miscelate con ginepro toscano. Il Ginepro Fenicio cresce sul sentiero dei Fortini, sulla scogliera, e quindi racchiude in sé gli aromi conferiti dal sole e dalla brezza marina.

Volevo poi usare i limoni dell’isola, che sono un ingrediente fondamentale anche di molti nostri piatti tipici. E sempre parlando di tipicità in cucina ho aggiunto timo e maggiorana, erbe che crescono anche nel nostro piccolo orto. Infine, essendo Capri un’isola ed essendo noi fondamentalmente gente di mare, Gin Caprisius doveva rappresentare l’incontro fra terra e mare e così viene aggiunta una piccola parte di sale marino che dona la piacevole sapidità che caratterizza il gin. Ho voluto poche botaniche perché ci tenevo che ognuna conservasse la propria identità e fosse possibile distinguerle.

La maggiorana è ingrediente importante di uno dei piatti più tipici dell’isola, i Ravioli Capresi. Il timo invece è utilizzato in molti secondi piatti e anche in una variante della famosa insalata caprese. Chiaramente anche il sale è uno dei più importanti ingredienti della cucina e, poiché dà quel tocco in più esaltando i sapori, riesce a dare grandi soddisfazioni anche in miscelazione. Il sale è l’elemento che dà vita alla personalità di Caprisius Gin.

caprisius gin

Come avviene invece la produzione di Caprisius Gin?

La Distilleria Quaglia ha messo a punto la mia idea ottenendo un risultato equilibrato utilizzando il metodo distilled compound per lavorare le botaniche che ho raccolto, fatto essiccare e mandato loro. Le quattro botaniche vengono fatte macerare separatamente in alcol per un periodo di tempo che varia dai dieci ai quindici giorni. Timo e maggiorana sono infuse in alcol dalla gradazione minore per preservarne meglio gli aromi. Ogni infuso viene poi distillato separatamente e poi i quattro distillati vengono uniti secondo il giusto bilanciamento. Infine il tutto viene tagliato con acqua salata, filtrata così da non lasciare residui di sale marino.

Bilanciare correttamente la componente salina è stata la parte più complessa infatti tra le numerose prove sviluppate dalla Distilleria solo una rappresentava a pieno la mia idea di Caprisius che ti invoglia ad assaggiarlo di nuovo e poi di nuovo!
All’assaggio il palato viene subito avvolto dalla sapidità del gin che successivamente lascia spazio alle note erbacee di timo e maggiorana per concludersi con la freschezza dei limoni. Come l’esperienza di un visitatore prima al largo dei faraglioni avvolto dalla brezza marina e poi tra le vie di capri tra i profumi e i sapori della nostra isola.

Caprisius Gin & Flair Academy Milano

Non è solo la ricetta di Caprisius Gin a rappresentare la bellezza dell’isola di Capri, ma anche nome e packaging, in che modo?

Sì, ogni aspetto del brand rappresenta lo stile di Capri. L’etichetta riproduce l’effetto dell’acqua del mare e i suoi colori sono un mix tra quelli delle acque della Grotta Verde e quelli della Grotta Azzurra, luoghi iconici e mozzafiato. L’azzurro è il colore principale anche per altri motivi: non solo Capri è detta l’Isola Azzurra, ma inoltre ricorda una particolarità faunistica, cioè la lucertola azzurra che vive solo e unicamente sui faraglioni di Capri. Il bianco del fondo invece ricorda La Fontelina, che oggi è un beach club, ma un tempo era il luogo dove le donne stendevano il lino nell’acqua, punteggiando tutta la zona di bianco.

Il motivo attorno alle scritte rappresenta l’unione tra terra e mare di cui parlavo, infatti le figure curve imitano le onde, mentre i triangoli simboleggiano la terra e sono di colore argento in riferimento al periodo dell’anno in cui i faraglioni appaiono argentati. La vista dell’isola infatti non è mai uguale nelle diverse stagioni, ma tra i colori ho scelto l’argento in ricordo del poeta Pablo Neruda che descrisse i faraglioni come “I Guardiani d’Argento”. Volevo dunque valorizzare l’isola rendendole omaggio e sottolineare il valore aggiunto che le dà il suo bellissimo mare, infatti dietro l’etichetta si può leggere un inno a Capri che ho scritto io per esprimere l’amore verso la mia terra.

Anche la scelta del nome ha costituito una sfida. Ovviamente “Capri” non può essere registrato e quindi ho fatto una ricerca per trovare riferimenti adatti. Non volendo scegliere un nome che fosse troppo settoriale e quindi con un riferimento che non si riesce a cogliere immediatamente, ho cercato una parola che contenesse Capri all’interno. Così mi sono ritrovato ad approfondire la storia dell’isola e ho scelto un nome che ricordasse il suo legame con l’Antica Roma, Caprisius, in memoria di quando gli Imperatori Augustus e Tiberius la scelsero come luogo da cui governare l’Impero Romano. Questo studio mi ha appassionato moltissimo perché mi ha permesso di vedere bene come Capri sia sempre stato ritenuto un luogo sicuro dove è possibile manifestare la propria libertà personale senza essere giudicati. Ciò si riflette nello stile Capri e nell’eccentricità che tanti visitatori mostrano tranquillamente, non per nulla la piazzetta viene detta “la vetrina del mondo”, poiché pare di essere in un grande palcoscenico dove le persone sfilano mostrando spesso grande stravaganza, ma anche grande classe ed eleganza. Personalità importanti da ogni parte del mondo hanno influenzato positivamente l’isola con la loro presenza; giusto per citare un esempio, Oscar Wilde è rimasto attratto da questi luoghi. L’influenza non è solo culturale, infatti in tanti hanno piantato nei giardini di Capri elementi vegetali dei loro paesi d’origine contribuendo ad aumentare le specie che crescono sull’isola, però per il gin ho preferito scegliere solo quelli effettivamente autoctoni.

Tra ricetta e packaging ci è voluto più di un anno e mezzo per sviluppare il tutto. Ha richiesto molto tempo soprattutto la creazione di una bottiglia speciale da 50cl, che inizierò a distribuire più avanti e che ha la forma del faraglione. Ho dovuto far fare uno stampo apposito che verrà ultimato a breve e ha richiesto 4-5 mesi per la realizzazione.

Cocktail list con Caprisius Gin by Flair Academy Milano

Arriviamo ora alla miscelazione: qual è il tuo cocktail preferito?

I miei cocktail preferiti sono il Martini e il Negroni (con Caprisius Gin mi hanno preparato uno Smoked Negroni fantastico!). In generale amo i cocktail a base gin, Hanky Panky, Gin Sour eccetera. Anche il Gin Tonic mi piace in diversi modi.

La Flair Academy Milano ha creato una lista cocktail con Caprisius Gin che è fenomenale, però sono drink più elaborati, difficili da riprodurre a casa. Di questi amo Stella di Capri e Sunset:

Caprisius Star – La Stella di Capri
  • 3,75 cl. Caprisius Gin
  • 1,5 cl. Liquore al fiore di sambuco
  • 0,75 cl. Liquore al Lychee
  • 2 dash Angostura bitter
Shakerare con ghiaccio e filtrare in un bicchiere tumbler/collins con ghiaccio. Completare con ginger beer. Guarnire con lemon peel e ciliegina da cocktail.

Caprisius Sunset – Tramonto a Capri

  • 3,75 cl. Caprisius Gin
  • 1,5 cl. Cucumber liqueur
  • 0,75 cl. Bitter

Versare gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio. Mescolare bene e filtrare in una coppa Martini fredda.

Caprisius Gin si presta tanto alla miscelazione, ma anche il suo uso in cucina è molto interessante! Vero?

Il ristorante Da Tonino di Capri, con lo chef Salvatore Aprea, durante l’evento di lancio ha curato il catering e ha servito pesce marinato nel gin. Ora anche nel menù propongono spaghetti con i gamberi e Caprisius Gin e dopo averli assaggiati alcuni clienti hanno anche voluto comprare la bottiglia! Anche Tree Cocktail and Food di Milano usano il mio gin in cucina. Invece un ristorante di Como lo utilizza per il food pairing con le tartare di carne e di pesce, servendolo anche liscio. Un altro accostamento che ho trovato molto interesante è un risotto sfumato interamente con Caprisius Gin servito con scorza di limone e caviale Adamas.

Acquista Caprisius Gin  Scheda tecnica

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