Recensioni

Gin Agapimù, l’acqua termale è il cuore che batte nel distillato

Vanessa Piromallo
November 18, 2022

Oggi vi raccontiamo la storia di Soul 84 Spirits e del Gin Agapimù assieme al Bitter Merida, legati alla natura dei Colli Euganei...

Javier e Matteo sono due giovani amici e colleghi che vivono in provincia di Padova e sono accomunati dalla passione per le piante e le botaniche. Uno spagnolo e uno italiano, con un lavoro che gli permette di girare il mondo – sono assistenti di volo – hanno fondato Soul 84 Spirits lavorando sul progetto per due anni, uscendo finalmente sul mercato sei mesi fa. Il primo nato di questa nuova realtà è Gin Agapimù, seguito a ruota dal Bitter Merida e dalle Gin & Bitter Candles, due candele prodotte utilizzando le stesse botaniche e gli olii essenziali presenti in Gin Agapimù e Bitter Merida. Abbiamo parlato con Matteo per farci raccontare tutta la storia di questi prodotti nuovissimi e unici.

soul 84 agapimù gin

Matteo, raccontaci come sono nati Gin Agapimù e Bitter Merida.

Come ti dicevo, io e Javier siamo colleghi di lavoro e amici, e girando il mondo ci siamo spesso imbattuti in botaniche che ci hanno sorpreso. Inoltre viviamo entrambi in una zona vicina al Parco dei Colli Euganei, dove sono presenti altre botaniche molto interessanti. Abbiamo così deciso di dare voce alla nostra passione per la distillazione, che arriva da lontano, dai tempi in cui guardavamo ammirati mio nonno armeggiare con l’alambicco. Volevamo prodotti capaci di esprimere le botaniche della nostra zona insieme alle nostre scoperte in giro per il mondo, così abbiamo creato ricette in grado di soddisfare i nostri desideri.

Che gin è Agapimù?

Si tratta di un Distilled, che contiene 13 botaniche. Tra queste, il peperoncino spagnolo in omaggio alle origini di Javier, poi le note agrumate e fruttate date dall’arancia dolce, il lemongrass e il bergamotto, quelle floreali dovute al sambuco, al thè verde, all’elicriso e all’iris. A bilanciare il tutto, le note speziate e balsamiche date appunto dal peperoncino spagnolo, poi dal pino mugo che ben armonizzano con il sentore dolce-acidulo del ginepro. Ma la particolarità più innovativa di Gin Agapimù è senza dubbio data dalla presenza dell’acqua termale toscana, che proviene da Chianciano Terme. Noi la consideriamo una vera e propria botanica all’interno della ricetta: il Gin Agapimù esce appositamente alto di gradazione e viene abbassato con questa acqua termale pura, che lo rende sapido e ricco della freschezza di sorgente. A quanto ne so, siamo gli unici al mondo a utilizzare l’acqua termale in un gin. La utilizziamo anche nella produzione del Bitter Merida. Gin Agapimù, con tutte le sue particolarità, risulta infine un distillato che tende al floreale senza che nessuna botanica sia troppo invasiva. Grazie all’acqua termale, alcune botaniche floreali spiccano: volevamo un gin equilibrato, siamo entrambi amanti dei gin giapponesi e questo ci è stato d’ispirazione.

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Da dove arriva il nome Agapimù?

Il nome si rifà alla mitologia greca: Agapimù vuol dire primo amore, il nostro progetto nasce infatti per dare voce al nostro primo amore, quello per la distillazione. 

Anche l’etichetta è molto particolare.

Sì, rappresenta delle ninfe che ballano con le botaniche, in stile Botticelliano. Le ninfe sono in rilievo, hanno dei microgranuli perlescenti che riflettono con il sole. Ci teniamo molto a essere green: utilizziamo cellulosa riciclata, così come l’80% dei materiali scelti per la produzione. Le nostre candele sono vegane, a breve avranno anche il certificato. I nostri progetti green non si fermano a questo: abbiamo intenzione, raggiunti determinati quantitativi di vendita, di collaborare con Onlus e associazioni della nostra zona per piantare alberi in zone dismesse dai comuni e per aggiungere casette per le api.

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Come consigli di gustare Gin Agapimù?

Per fare un Gin Tonic, consiglio di miscelare Agapimù con un’acqua tonica più basica possibile, oppure con l’acqua brillante, perché è un gin molto delicato. Come garnish va bene un agrume, visto che tra le botaniche ce ne sono tre.

Parliamo invece di Bitter Merida.

Certamente, anche Merida ha la particolarità della presenza di acqua termale al suo interno, come Agapimù. Le botaniche utilizzate sono 11, comprendono anche il ginepro e il risultato finale è un amaro amabile che presenta note balsamiche, amaricanti e dolci sul finale. Il suo nome è ispirato alla ninfa guerriera Merida, rappresentata anche sull’etichetta.

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Avete altri progetti per il futuro?

Nel sacchetto dei desideri ci sono assolutamente nuovi progetti: per cominciare abbiamo intenzione di completare la trilogia aggiungendo al gin e al bitter anche il vermouth, così si potrà finalmente gustare un Negroni completamente by Soul 84 Spirits. Poi vogliamo uscire con altri gin. Infine vogliamo creare dei QR Code da attaccare al collo della bottiglia per accedere a una lista Spotify selezionata in base al momento. Così, con gin tonic, musica e candela accesa… cosa vuoi di più?

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